Cocaina e soldi, una combinazione indissolubile, soprattutto quando si tratta di recuperare entrambi. Così la folle serata dello scorso marzo, che i residenti di Luino nella via Vittorio Veneto ricordano ancora oggi, è finita in tribunale dopo gli eclatanti arresti per reati gravi: sequestro di persona, rapina a mano armata, lesioni, violenza privata e detenzione di droga.

Durante l’udienza preliminare, i sospettati, attualmente ancora in carcere ma presto ai domiciliari, hanno cercato di attenuare la loro posizione. È stato deciso di trasferirli ai domiciliari e si è anche fissata l’udienza in cui il giudice dovrà decidere sulla richiesta di rito abbreviato, che potrebbe portare a uno sconto di un terzo sulla pena in caso di condanna per reati gravi.

Ma cosa è successo quella sera dell’11 marzo 2023 a Luino? Si dice che i due imputati per la serie di reati abbiano fatto pressioni sulle due vittime, un ragazzo di origini tunisine minorenne al momento dei fatti e un italiano di 26 anni di Luino, convinti che avessero della droga, in particolare alcuni grammi di cocaina. Nel caso in cui fosse già stata consumata, avrebbero richiesto immediatamente il denaro corrispondente, ovvero “2-300 euro” (questa è l’ipotesi della Procura).

Per ottenere il controllo sui due, i due imputati, già conosciuti dai carabinieri per aver commesso reati in passato (35 e 36 anni), avrebbero preso le due vittime per i vestiti e le avrebbero portate nell’appartamento di uno dei due sospettati. Qui, le vittime sarebbero state sottoposte a pesanti vessazioni: uno dei due imputati avrebbe puntato una pistola alla tempia del ragazzo più giovane e gli avrebbe intimato di spogliarsi completamente, con l’obiettivo di cercare eventuali tracce di cocaina nascoste o recuperare eventuali somme di denaro celate. Anche l’altro ragazzo sarebbe stato picchiato con pugni e calci, e avrebbe subito altre percosse sotto la minaccia di un coltello da cucina.

La situazione di terrore è stata interrotta solo dall’arrivo del padre di uno dei due imputati e successivamente dai carabinieri, che hanno trovato le due vittime rinchiuse nella cucina dell’appartamento. La casa è stata perquisita e sono state trovate diverse dosi di cocaina, con un’altissima purezza, suddivise in tre involucri per un peso totale di quasi 70 grammi. Nel frattempo, le vittime sono state portate in ospedale per le cure necessarie: “fratture chiuse delle ossa nasali”, “trauma cranico”, “contusioni multiple da percosse”. La prossima udienza è prevista per il 19 dicembre.

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