Tragico incidente nella morte di Polina KOCHELENKO: la Procura di Pavia esclude l’omicidio

La giovane istruttrice cinofila Polina KOCHELENKO è stata trovata senza vita all’interno di un canale nelle campagne di Valeggio la notte del 16 aprile 2021. Il Procuratore della Repubblica di Pavia sostiene che la sua morte non sia stata causata da un omicidio, ma da un tragico incidente.

Le indagini, eseguite dopo la riapertura del caso, hanno confermato che la ragazza è morta per annegamento, dopo essere entrata spontaneamente in acqua nel canale nel tentativo di salvare uno dei suoi cani, un cucciolo che era scappato. L’autopsia ha escluso segni di colluttazione sul corpo della ragazza, smentendo l’ipotesi di un’aggressione a scopo economico o sessuale.

Le piccole ecchimosi trovate sul cadavere sono state spiegate dal medico legale come segni del trasporto del corpo in acqua e degli urti contro gli ostacoli lungo il percorso, non compatibili con una caduta a terra o un’aggressione.

Anche i vestiti indossati dalla ragazza sono stati esaminati e non hanno rivelato segni di un’aggressione precedente. Gli accertamenti sul luogo del ritrovamento dei suoi oggetti personali hanno confermato il punto in cui Polina è entrata in acqua, vicino al canale, grazie ai segni sull’erba e alle impronte degli animali.

Il luogo è estremamente pericoloso, come confermato dai sommozzatori che hanno partecipato alle ricerche. La corrente e l’improvviso abbassamento del fondale sono difficilmente percepibili dalla riva. È probabile che Polina abbia sottovalutato il pericolo, fidandosi delle sue abilità di nuotatrice, e si sia immersa per cercare di salvare il cucciolo, venendo poi travolta dalla corrente e dall’abbassamento del fondale.

La Procura ha escluso il coinvolgimento dell'”uomo della monovolume”, identificato come un amico di vecchia data di Polina. Le indagini hanno smentito che l’uomo si fosse recato a Valeggio poco prima della morte, avendo trascorso la notte da Polina solo alla fine di gennaio 2021. Non sono emersi altri uomini che avessero frequentato l’abitazione della ragazza nel corso del 2021.

Anche gli approfondimenti sulla vita e le frequentazioni di Polina non hanno rivelato elementi sospetti. La ragazza conduceva una vita tranquilla, dedicata principalmente ai suoi cani, senza frequentazioni sospette e senza mai esprimere timori per la propria sicurezza.

Non è stato possibile acquisire il contenuto delle chat di WhatsApp di Polina dal 16 gennaio all’aprile 2021, poiché il telefono è stato maneggiato dai familiari durante le ricerche, causando la perdita definitiva del contenuto.

La Procura ha esaminato il profilo Facebook della ragazza e ha escluso accessi dopo la sua scomparsa.

Le ultime ore di vita di Polina sono state dedicate alla ricerca di una nuova auto da acquistare e al suo lavoro di istruttrice cinofila. Gli amici che l’hanno sentita telefonicamente poco prima della sua morte hanno riferito che la ragazza era serena e in compagnia solo dei suoi cani.

La Procura conclude che la morte di Polina sia avvenuta per causa accidentale e che non ci siano prove di un omicidio o di una responsabilità penale.

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