OMICIDIO CARDULLO – Testimone sentito, processo a marzo

Si è aperto ieri con la formula del rito abbreviato il processo a Cristian Gatto, accusato di aver ucciso a coltellate Simone Cardullo al termine di una lite per motivi di droga. Durante l’udienza di ieri, su richiesta della difesa di Gatto, è stata ascoltata la testimonianza di Michele Maffei, l’unico testimone dell’aggressione. Maffei ha confermato quanto aveva già dichiarato alla polizia giudiziaria subito dopo il delitto.

L’aggressione è avvenuta il primo agosto, davanti all’abitazione di Gatto, una villetta a schiera di via Valera ad Anzano del Parco. Dopo una discussione animata, Gatto è entrato in casa per prendere un coltello da cucina con cui ha colpito il rivale al torace e al rene. Cardullo, ferito, ha tentato di mettersi alla guida della sua Fiat Panda, ma dopo pochi metri si è accasciato sul volante. Trasportato in ospedale a Cantù, è morto nel tardo pomeriggio. Nel frattempo, Gatto è stato arrestato per lesioni aggravate, accusa che successivamente si è trasformata in omicidio volontario. Attualmente è detenuto al Bassone.

Il processo è stato rinviato a metà marzo, quando il pubblico ministero Antonio Nalesso presenterà le sue conclusioni, seguite dall’arringa della difesa. Nel processo, i genitori della vittima si sono costituiti parte civile.

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