L’autopsia sul corpo di Oumar Dia, il giovane di 21 anni morto giovedì 26 ottobre all’ospedale Humanitas di Rozzano, è finalmente stata predisposta. Le circostanze della sua morte sono ancora poco chiare, ma ora si spera che l’autopsia possa fornire delle risposte.

Oumar, nato a Bergamo da genitori senegalesi, era stato arrestato l’8 agosto 2020 a Milano per aver rubato uno smartphone Samsung A7. Dopo diversi mesi di carcere, i domiciliari e un periodo in comunità, Oumar aveva finalmente pagato il suo debito con la giustizia e aveva iniziato a lavorare in un’azienda bergamasca.

Tuttavia, il 7 luglio di quest’anno, la sua vita è cambiata. I carabinieri si sono presentati a casa di Oumar chiedendo di lui, ma in quel momento il ragazzo era al lavoro. I militari hanno informato la famiglia che sarebbero tornati in seguito per far firmare dei documenti al ragazzo, ma invece Oumar è stato nuovamente arrestato e portato in carcere a Bergamo, senza che la sua famiglia venisse avvertita.

La storia di Oumar ha iniziato a circolare grazie ai suoi amici, che l’hanno raccontata sui social media, raggiungendo migliaia di persone. L’1 novembre si è tenuta una manifestazione pacifica a Milano per chiedere la verità sulla morte di Oumar. Recentemente è stato pubblicato un audio di Oumar su un gruppo WhatsApp, in cui si sente la sua tristezza per la situazione.

È importante che venga fatta chiarezza su quanto accaduto a Oumar Dia. La sua morte solleva molte domande e la sua famiglia e i suoi amici meritano di conoscere la verità. L’autopsia potrà fornire delle risposte e speriamo che giustizia venga fatta per Oumar. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa vicenda.

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