Truffe telefoniche a Magherno: attenzione ai falsi messaggi di Poste Italiane
Negli ultimi giorni si è verificato un caso di truffa a Magherno, in cui un giovane è stato vittima di un raggiro che gli ha fatto perdere 25mila euro. Tutto è iniziato con l’arrivo di un SMS da un account “Poste Info” che avvisava la vittima di una presunta frode sul proprio conto corrente. Questo messaggio è stato ricevuto anche da altri residenti di Magherno, soprattutto giovani e anziani.
Il sindaco Giovanni Amato si è mostrato preoccupato per la situazione e ha lanciato l’allarme, invitando tutti a prestare attenzione alle truffe postali. Inoltre, ha avvertito che il fenomeno potrebbe non riguardare solo Magherno, ma anche altre zone della provincia di Pavia. Il sindaco ha infatti ricevuto cinque segnalazioni simili solo nell’ultima settimana.
La tecnica utilizzata dai truffatori è sempre la stessa: viene inviato un messaggio sul cellulare della vittima, successivamente si contatta telefonicamente la persona fingendo di essere un operatore di Poste Italiane e si richiedono le informazioni personali e il numero di conto corrente, inventando una scusa. Una volta ottenuta la fiducia della vittima, il truffatore effettua il prelievo dal conto corrente. In alcuni casi, il conto è stato completamente svuotato. Le somme rubate variano, sia piccole che grandi. C’è chi ha perso 2500 euro e addirittura un giovane è stato truffato di 25mila euro.
Il sindaco invita quindi i cittadini a prestare la massima attenzione e a non fidarsi di nessuno. È probabile che le vittime non siano state individuate solo a Magherno, ma anche in altre zone della provincia di Pavia.
Alcune persone hanno già presentato denuncia, come il giovane che ha perso i suoi soldi. Ha raccontato ai carabinieri che nel messaggio ricevuto gli è stato chiesto di aprire un link per proteggere il conto corrente e mettere i soldi in un conto sicuro. Dopo aver cliccato sul link, gli è stato richiesto di inserire il numero di cellulare. Poco dopo ha ricevuto una telefonata da un uomo che affermava che la sua carta era stata hackerata e che doveva recarsi all’ufficio postale più vicino per effettuare bonifici a conti correnti intestati a “Direttori anti frode di Poste Italiane”. Ma la truffa non finisce qui. Il ragazzo ha ricevuto anche una telefonata da falsi carabinieri che gli hanno chiesto di seguire le istruzioni perché stavano conducendo delle indagini. Così, rassicurato da chi si è spacciato per le forze dell’ordine, il giovane si è recato all’ufficio postale e ha effettuato i bonifici, nonostante le perplessità degli addetti che gli hanno chiesto se fosse sicuro di voler eseguire l’operazione. Gli Iban sono stati comunicati al telefono dal finto operatore, che ha assicurato che presto sarebbero arrivati i codici del nuovo conto.
È importante essere consapevoli di queste truffe telefoniche per evitare di cadere nella rete dei truffatori. Bisogna diffidare dei messaggi o delle telefonate sospette che richiedono dati personali o numeri di conto corrente. In caso di dubbi, è sempre meglio consultare direttamente l’istituto bancario o le forze dell’ordine. La prevenzione è fondamentale per evitare di diventare vittime di queste truffe.