“L’attenzione è una piuma nascosta”, scrive Lisa Ginzburg nel suo nuovo romanzo edito da Rizzoli. “Una piuma nascosta” è una storia ambientata in Toscana, nella tenuta della Quercetana, vicino a Firenze. La trama ruota attorno a due ragazzi, Rosa e Tan, figli delle due famiglie che vivono nella tenuta. Nonostante le loro differenze, i due ragazzi si conoscono e si perdono. Rosa è la figlia diligente dei custodi umili della Villa, mentre Tan è il figlio adottivo problematico dei proprietari della tenuta. Potranno imparare ad amarsi? Tan, che proviene da un orfanotrofio in Moldavia, trova anche l’illuminazione elettrica una novità. Rosa diventa la sua interprete privilegiata, il filtro tra Tan e il mondo. Tan ha frequenti scatti d’ira che gli costano l’espulsione dalla scuola. Nonostante ciò, i due ragazzi sono compagni di giochi e forse qualcosa di più. Tan parla al contrario in una lingua inventata che solo Rosa può capire. La Quercetana rimane una terra straniera per Tan. Il rapporto tra Rosa e Tan continua fino a quando un episodio nella buca di terra li separa. Tan va a vivere a Milano, mentre Rosa studia medicina a Firenze. Rosa si specializza in oftalmologia e si dedica alla cura dei pazienti. La distanza tra di loro diventa tangibile. La terza parte del libro è un tempo potenziale in cui i due si ritrovano alla Quercetana. Rosa avrebbe potuto dirgli che era sempre con lui, anche se non se ne accorgeva. Ma le cose non vanno come immaginato e il passato cambia con noi. Tan diventa un uomo e non c’è più traccia del ragazzo che era. Non si può cristallizzare ciò che accade, ma solo guardare nel retrovisore mentre ci allontaniamo verso ciò che sarà.

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