Centinaia di persone si sono radunate ieri a Piazza Matteotti a Bergamo per chiedere giustizia sulla morte di Oumar Dia. Tra i presenti c’erano anziani, giovani, immigrati di prima generazione e bergamaschi, tutti uniti nel desiderio di scoprire la verità. La manifestazione si è svolta pacificamente, come richiesto dagli organizzatori, che avevano avvertito che chiunque avesse cercato di creare caos sarebbe stato allontanato immediatamente. Nessuno voleva problemi, tutti volevano solo capire.

Molti dei presenti non conoscevano personalmente il 21enne, ma erano venuti a conoscenza della sua tragica storia attraverso i social media o i giornali. Una ragazza ha spiegato che era importante essere lì perché “un ragazzo è morto in carcere. Non sappiamo cosa sia successo. Io oggi sono qui per Oumar, ma anche per chiunque altro. Quello che è successo a lui potrebbe succedere a chiunque”. Altri presenti erano compagni di classe di Oumar, e hanno ricordato che era un ragazzo tranquillo e hanno chiesto chiarezza sulla sua morte.

Alla manifestazione era presente anche il deputato Aboubakar Soumahoro, che ha sempre sostenuto gli amici e i parenti di Oumar, insieme ad altri politici locali. Il clima durante la manifestazione è stato pacifico e privo di polemiche. Una ragazza ha raccontato che conosceva personalmente Oumar e che era un suo caro amico. Nessuno sapeva che fosse in carcere e tutti sono rimasti scioccati dalla notizia della sua morte. Vogliono solo capire perché è successo.

I politici presenti hanno sottolineato l’importanza di affrontare le ingiustizie come questa e di garantire la verità non solo ai familiari di Oumar, ma a tutta la cittadinanza. Hanno anche evidenziato la responsabilità dello Stato nel garantire la sicurezza delle persone detenute. È stato sottolineato che il paese non è nuovo a misteri tragici come questo e che è fondamentale scoprire la verità e fare in modo che certe cose non accadano più.

In conclusione, la manifestazione a Bergamo per chiedere giustizia sulla morte di Oumar Dia è stata un momento di unità e di richiesta di trasparenza. Le persone presenti hanno dimostrato il loro desiderio di capire cosa sia successo e di garantire che ingiustizie simili non accadano più.

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