Sabato pomeriggio, durante la partita di calcio giovanile tra l’Acd Sedriano e il Canegrate, si è verificata una rissa tra alcuni genitori dei giovani giocatori. Nonostante l’età dei ragazzi, che si aggira intorno ai 13 anni, un’età in cui il calcio dovrebbe essere un’occasione per imparare la sportività, una discussione tra i genitori presenti sugli spalti è degenerata in violenza. La situazione è stata risolta solo grazie all’intervento dei carabinieri, che hanno calmato gli animi e identificato i responsabili. È una brutta pagina per lo sport giovanile, che dovrebbe essere un momento di crescita e divertimento per i ragazzi, non un’occasione per assistere a scene di violenza. Sarebbe opportuno introdurre anche per i genitori delle misure restrittive, come il Daspo sportivo, per evitare che episodi del genere si ripetano in futuro. È importante ricordare che il calcio è uno sport che dovrebbe insegnare valori come il rispetto, la lealtà e la solidarietà, e che i genitori dovrebbero essere un esempio positivo per i loro figli, incoraggiandoli a dare sempre il massimo e a comportarsi in modo corretto. Speriamo che episodi come questo non si ripetano e che il calcio giovanile possa tornare ad essere un momento di gioia e divertimento per tutti i partecipanti.

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