La protesta dei tassisti ha scosso il Comune ieri pomeriggio. La piazza si è animata con fumogeni bianchi e gialli, petardi e slogan da stadio contro la Giunta. I tassisti sono scesi in piazza per protestare contro l’eliminazione di alcuni parcheggi in diverse zone della città e per chiedere maggior sicurezza. Tuttavia, è evidente che molti si sono mobilitati dopo l’approvazione da parte di Palazzo Marino del bando straordinario per l’emissione di 450 nuove licenze.
Circa duecento tassisti si sono riuniti nel presidio organizzato dai sindacati, tenendo in mano cartelli con scritte come “Il taxi è l’unico servizio pubblico h24”, “Il taxi è un occhio vigile sulla città” e “Se Milano è Gotham City noi siamo Batman e Robin”. Le ragioni dell’iniziativa, che ha ricevuto il sostegno dell’opposizione di centrodestra, sono elencate nel volantino di presentazione firmato dalle sigle sindacali Tam, Satam, Acai, Claai e Unione Artigiani. Si denuncia la sistematica svalutazione del servizio taxi da parte del Comune, con l’obiettivo di renderlo inefficace per poi giustificare modifiche sostanziali al sistema, non solo con l’aumento del contingente, ma anche con l’invasione di applicazioni non autorizzate o abusive.
Le principali critiche riguardano la sicurezza, la viabilità e la lotta all’abusivismo, ma soprattutto la riduzione sistematica dei posteggi taxi, considerata un ennesimo oltraggio. I tassisti lamentano la mancanza di posteggi presso ospedali come il Policlinico e il Niguarda, corso Buenos Aires, corso Monforte e piazza Tricolore. Il delegato Uiltrasporti Silla Mattiazzi afferma che è diventato impossibile lavorare in queste condizioni.
Tuttavia, l’assessora alla Mobilità Arianna Censi smentisce questa ricostruzione, sostenendo che in alcuni luoghi i posteggi sono stati aumentati e in altri sono temporaneamente indisponibili per lavori, ma verranno ripristinati tutti. Riguardo all’aumento delle licenze, Censi afferma che è finalmente possibile e coraggioso farlo, perché è una risposta che la città merita.
Durante la protesta, i tassisti hanno indirizzato ripetuti cori di insulti all’assessora Censi e al sindaco Giuseppe Sala, chiedendo le loro dimissioni. Ad un certo punto, un gruppo di conducenti si è avvicinato minacciosamente alle transenne che proteggono gli ingressi di Palazzo Marino, dietro le quali erano schierati gli agenti del Reparto mobile. Dopo qualche momento di tensione al grido di “Fateci salire”, la situazione è tornata alla normalità.
In conclusione, la protesta dei tassisti ha messo in evidenza le loro preoccupazioni riguardo alla situazione dei posteggi, alla sicurezza e all’abusivismo. Mentre il Comune cerca di rassicurare sulla questione dei posteggi e giustifica l’aumento delle licenze come una risposta necessaria, i tassisti continuano a chiedere maggior attenzione alle loro richieste. La situazione rimane tesa e sarà interessante vedere come si svilupperanno i prossimi sviluppi.