Passa mezzo secolo dalla Strage di piazza Loggia e finalmente si avvia il processo. Manlio Milani, anima della Casa della Memoria, che perse la moglie Livia Bottardi durante l’attentato, considera questo rinvio a giudizio un dato estremamente importante. È solo l’inizio del processo, ma è fondamentale non lasciare cadere nulla e approfondire le ragioni dietro l’attentato e le eventuali coperture che ha potuto godere. La sentenza della Corte d’appello di Milano del 2015, confermata nel 2017 con gli ergastoli per Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, mette in evidenza la mancanza dei rappresentanti della malavita istituzionale tra gli imputati. Questo processo sarà fondamentale per comprendere il contesto, i motivi e le modalità dell’attentato, così come eventuali ulteriori appoggi. Inoltre, sarà importante anche per Toffaloni, poiché i due procedimenti sono strettamente collegati. Non possiamo parlare tanto di giustizia, che dovrebbe essere immediata, ma possiamo collocarla con l’occhio della Storia. Questo processo, rispetto al contesto in cui sono avvenuti i fatti, può essere un momento importante per comprendere le ragioni dell’attentato e costituisce un elemento fondamentale per la storia della memoria del nostro Paese. L’avvocato Michele Bontempi, tra le storiche parti civili, ritiene che questa vicenda così complessa abbia bisogno del dibattimento per far formare le prove, soprattutto per la fase esecutiva ancora inesplorata. Passa mezzo secolo dalla Strage di piazza Loggia, ma finalmente si fa luce su questa tragedia che ha segnato la storia del nostro Paese.