Lo sportello di ascolto dell’Ufficio denunce della Questura di Monza e della Brianza si conferma un servizio efficace nel supporto alle vittime di reato. Due casi emblematici testimoniano il valore di questa struttura: quello di Agnese, nome di fantasia, che ha subito violenza dall’ex partner e ha deciso di denunciarlo; e quello di Michele, un giovane di 20 anni che ha denunciato un’estorsione.

Agnese, dopo aver trovato il coraggio di denunciare e affidarsi al personale specializzato della stanza dell’ascolto, è stata accompagnata al centro idoneo per il suo caso. Dopo soli quattro mesi, ha scritto una lettera a coloro che l’hanno aiutata, annunciando di aver ricominciato a uscire di casa e a lavorare. Questo dimostra come il supporto ricevuto abbia avuto un impatto positivo sulla sua vita, permettendole di superare il trauma subito.

Anche Michele ha trovato sostegno nella stanza dell’ascolto dopo aver perso fiducia e sicurezza a causa di un’estorsione subita. Grazie all’equipe integrata di assistenti sociali, mediatori ed educatori del Comune, ha potuto esprimere le sue paure e le sue preoccupazioni, ritrovando così la fiducia in se stesso e nelle istituzioni. Questo caso dimostra come il servizio offerto sia in grado di restituire ai cittadini vittime di reato un senso di sicurezza e fiducia nelle istituzioni.

Lo sportello di ascolto è stato avviato in via sperimentale lo scorso gennaio e si è dimostrato così efficace che è stato sottoscritto un protocollo tra il sindaco Paolo Pilotto e il questore Marco Odorisio per garantirne la continuità. Questo servizio si basa su un approccio integrato che coinvolge diverse figure professionali, al fine di offrire un supporto completo alle vittime di reato.

La presenza di assistenti sociali, mediatori ed educatori del Comune permette alle vittime di esprimere le proprie emozioni, di ricevere sostegno psicologico e di essere indirizzate verso i servizi più adatti alle loro esigenze. In questo modo, le vittime possono affrontare il loro percorso di ripresa in un ambiente sicuro e protetto, sentendosi ascoltate e comprese.

La sottoscrizione del protocollo tra il sindaco e il questore conferma l’importanza di questo servizio e l’impegno delle istituzioni nel garantire il benessere e la sicurezza dei cittadini. Grazie allo sportello di ascolto, le vittime di reato possono trovare il supporto necessario per superare il trauma subito e ricominciare a vivere una vita normale.

Questa iniziativa rappresenta un passo avanti nella lotta contro la violenza e il crimine, dimostrando che la collaborazione tra istituzioni e cittadini può portare a risultati concreti. Speriamo che altri comuni possano prendere esempio da Monza e dalla Brianza e istituire sportelli di ascolto simili, al fine di garantire un aiuto concreto alle vittime di reato in tutto il territorio nazionale.

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