Fabrizio Corona: la richiesta di sorveglianza speciale aggravata per un anno e sei mesi

La Divisione anticrimine della Questura di Milano ha espresso il parere che Fabrizio Corona sia ancora socialmente pericoloso. Questo parere è stato espresso in vista dell’udienza davanti al tribunale presieduto dalla giudice Maria Gaetana Rispoli, durante la quale è stata chiesta la riattivazione della misura della sorveglianza speciale per un anno e sei mesi, con l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria due volte alla settimana.

L’udienza, inizialmente prevista per domani, è stata rinviata a causa di un impedimento dell’avvocato di Corona, Ivano Chieso, già impegnato in un altro processo. Secondo quanto trapelato, la Questura di Milano ha chiesto che la sorveglianza speciale riparta da zero, aggiungendo anche l’obbligo di firma bisettimanale.

Ricordiamo che Fabrizio Corona è stato già sottoposto a questa misura dal maggio 2012 fino al suo arresto nel gennaio 2013, a seguito della condanna definitiva a 5 anni per estorsione nei confronti dell’ex calciatore della Juventus David Trezeguet.

La richiesta di provvedimenti aggiuntivi nei confronti di Corona è legata a una serie di documenti allegati, che evidenziano violazioni durante il precedente periodo di affidamento in prova, denunce e processi ancora in corso. Attualmente, Corona è coinvolto in vari processi a Milano, tra cui uno per aver danneggiato un’ambulanza e uno per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. È anche indagato in un’inchiesta della Procura di Palermo per un tentativo di vendita di materiale fotografico riservato sulla cattura del boss mafioso Matteo Messina Denaro.

Tuttavia, nel parere della Questura di Milano non vi è alcun riferimento all’inchiesta sul calcioscommesse, in cui il 49enne è finito in prima pagina per aver svelato alcuni nomi di calciatori coinvolti, presumibilmente diffamandoli, come Nicolò Casale e Stephan El Shaarawy.

L’avvocato di Corona ha stroncato la presunta pericolosità sociale del suo assistito, sottolineando che sono passati 15 anni dai fatti e che la sorveglianza speciale è stata decisa nel maggio 2012. Inoltre, il legale fa notare che Corona ha finito di scontare la pena il 23 settembre scorso, tenendo conto delle relazioni positive firmate dall’Uepe (Uffici locali per l’Esecuzione Penale Esterna) e dal tribunale di Sorveglianza.

La battaglia legale è destinata a continuare.

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