La Guardia di Finanza di Como continua incessantemente il suo impegno nella tutela della legalità economica e finanziaria e nella lotta al lavoro sommerso. Nell’ultimo periodo, i membri delle Fiamme Gialle del lago di Como hanno scoperto 7 lavoratori impiegati in nero e 3 lavoratori irregolari.
In particolare, i finanzieri della Compagnia di Erba hanno effettuato dei controlli mirati nei comuni di Cantù, Erba e Mariano Comense, individuando la presenza di 7 lavoratori impiegati in nero. Tra questi, quattro sono di origine italiana e lavorano in due pizzerie, uno è di origine pakistana e due sono di origine cinese e lavorano in un’azienda di produzione di componentistica meccanica. Uno dei due lavoratori cinesi è risultato privo di un regolare permesso di soggiorno ed è stato denunciato per non aver rispettato un provvedimento di espulsione già emesso nei suoi confronti. Anche il datore di lavoro, di origine cinese, è stato denunciato per aver impiegato un lavoratore irregolare sul territorio nazionale.
Per i tre esercizi commerciali in questione, è stato richiesto un provvedimento di sospensione dell’attività al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como, poiché è stato riscontrato che più del 10% dei lavoratori presenti non era stato comunicato preventivamente l’inizio del rapporto di lavoro. La sospensione dell’attività sarà revocata solo quando il datore di lavoro avrà regolarizzato la posizione dei lavoratori irregolari e pagato le sanzioni previste.
I controlli delle Fiamme Gialle lariane sono proseguiti anche nel resto della provincia. A Como, i militari del Gruppo hanno individuato 3 lavoratori irregolari di origine pakistana presso diverse attività di ristorazione.
Dal inizio dell’anno, il Gruppo Como ha scoperto complessivamente 100 lavoratori impiegati in nero, mentre la Compagnia di Erba ne ha scoperti 29.
I controlli delle Fiamme Gialle lariane hanno l’obiettivo di contrastare la diffusione dell’illegalità nel sistema economico, proteggendo le imprese che operano nel rispetto della legge e tutelando i lavoratori. Infatti, lavorando senza un regolare contratto di assunzione, questi ultimi non godono di alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravi conseguenze sulle loro aspettative pensionistiche e sulla sicurezza sul lavoro.