Nell’udienza preliminare che si sta svolgendo a Brescia, la procura ha confermato la richiesta di processare Roberto Zorzi, considerato il responsabile materiale dell’ultima indagine sulla strage di Piazza della Loggia insieme a Marco Toffaloni, imputato in un processo parallelo presso il Tribunale dei Minori. Il giudice del tribunale di Brescia ha deciso di rinviarlo a giudizio.
Il procuratore aggiunto Silvio Bonfigli ha ricostruito l’accusa davanti alla Corte d’Assise, spiegando il ruolo che il giovane di estrema destra, all’epoca ventenne e ora residente negli Stati Uniti, avrebbe avuto nell’esplosione della bomba che, alle 10:12 del 28 maggio 1974, ha causato la morte di otto persone e il ferimento di altre 102.
Secondo l’accusa, Zorzi avrebbe agito in qualità di esecutore materiale dell’attentato, mentre Toffaloni avrebbe avuto un ruolo di supporto. Entrambi sono stati coinvolti in questa strage che ha scosso profondamente l’Italia e che è ancora oggi oggetto di indagini e dibattiti.
È interessante notare che Zorzi vive negli Stati Uniti da molti anni e ha un allevamento di dobermann chiamato “Il littorio”. Questo particolare dettaglio potrebbe avere un significato nell’ambito dell’indagine in corso, ma al momento non sono state fornite ulteriori informazioni in merito.
La strage di Piazza della Loggia è un evento tragico che ha segnato la storia del nostro paese. Le vittime e i loro familiari meritano giustizia, e speriamo che questo processo possa portare a una chiara e definitiva verità su quanto accaduto quel giorno.
Continueremo a seguire da vicino gli sviluppi di questa vicenda, nella speranza che la verità venga finalmente alla luce e che coloro che hanno commesso questo terribile crimine siano puniti adeguatamente. Non dimenticheremo mai le vittime di Piazza della Loggia e continueremo a lottare per la giustizia.