Oggi si è aperta l’istruttoria del processo che coinvolge l’ex Mister Tigros Paolo Orrigoni e altri due imprenditori presso il nuovo Tigros di Solbiate Olona. Fin dall’inizio, le difese hanno ottenuto una vittoria. La prima eccezione sollevata è stata accolta dal collegio presieduto da Giuseppe Fazio, che ha escluso il Comune di Solbiate Olona dal processo. Il Comune si era costituito parte civile già in udienza preliminare, ma non aveva osservato le nuove direttive imposte dalla riforma Cartabia. La Cassazione ha stabilito che la costituzione è nulla e non ci sono deroghe per un aggiornamento. Il Procuratore Martina Melita e i difensori hanno depositato un elenco di testi, prove e intercettazioni da trascrivere. L’udienza è stata aggiornata al 28 novembre per il conferimento dell’incarico di trascrizione. Tra i testi che saranno citati ci sono l’ex sindaco Luigi Melis e Luca Antonini, considerato il principale indagato dagli inquirenti, che ha patteggiato a tre anni con interdizione di un anno dai pubblici uffici. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2017 e il 2018. Secondo gli inquirenti, Antonini avrebbe richiesto “mazzette” per agevolare le pratiche urbanistiche che arrivavano nel suo ufficio da vari imprenditori. Nel caso specifico di Orrigoni, Antonini avrebbe “chiesto” l’assegnazione alla fidanzata del progetto per la realizzazione della nuova area feste di Solbiate, tra le opere a scomputo della pratica “Nuovo Tigros” da realizzare a Solbiate Olona.

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