Ancora in prognosi riservata all’Unità operativa complessa (Uoc) di Rianimazione all’ospedale di Legnano la donna di 35 anni ferita ieri, lunedì 13 novembre, con un colpo di pistola dal compagno a San Giorgio su Legnano (nella foto, la palazzina dov’è avvenuta la sparatoria). Dopo averla colpita, l’uomo ha rivolto l’arma contro se stesso e si è tolto la vita. La donna, una cittadina colombiana come il compagno che abitava nel comune alle porte di Legnano da poche settimane, è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico all’addome, dov’è stata raggiunta da uno dei proiettili esplosi con la pistola regolarmente detenuta dal compagno della sorella, che è una guardia giurata.
Su quanto accaduto ieri il sindaco di San Giorgio, Claudio Ruggeri, ha espresso le seguenti riflessioni. “Una giornata come tante, a San Giorgio su Legnano, si è improvvisamente trasformata in quella che si ricorderà negli anni. Un brutto fatto di cronaca; un tentato omicidio seguito dal suicidio di colui che, alla compagna, aveva appena sparato. Tutto questo ha avuto luogo in una tranquilla palazzina sangiorgese.
“Il pensiero va a una giovane donna che lotta per la propria vita e sa che, quando starà meglio, potrà ringraziare un papà che abita sotto di lei, che non si è tirato indietro di fronte alla necessità di aiutare qualcuno. Lo ha fatto mettendo a repentaglio la propria stessa vita. Il Maggiore Laghezza, comandante della Compagnia di Carabinieri di Legnano, ha sottolineato che il gesto di questo papà è stato eroico. Antonio Jessica Franzè, sei stato un eroe!
“Gli abitanti di quella palazzina di via Acquedotto e tutti i sangiorgesi sono ancora scossi – ha aggiunto Ruggeri – Ci vorrà ancora qualche giorno per elaborare quanto accaduto. Una riflessione, però, mi sento di farla. Abbiamo due grossi problemi: sempre più vediamo finire nel sangue relazioni basate sul possesso geloso e morboso dell’altra/o. E poi: quando un’arma è vicina, il suo uso diventa sempre più una opzione possibile”.