Il calcio e i soldi opachi russi: il caso Abramovich e le sue transazioni offshore

Nel luglio del 2017, mentre il Chelsea metteva sotto contratto l’allenatore Antonio Conte, Roman Abramovich, proprietario del club, pagava circa 13 milioni di dollari a Federico Pastorello, un agente di calcio italiano. Questa transazione solleva interrogativi sulle operazioni di interferenza dei soldi opachi russi nel calcio e nelle democrazie europee.

Le transazioni offshore di Abramovich verso Pastorello, schermate da un network di società offshore, fanno parte di una serie di accordi che coinvolgono il mondo del calcio e che sono stati visionati dal Consorzio di giornalisti investigativi Occrp. Gli esperti di finanza dello sport sostengono che Abramovich potrebbe aver utilizzato questi metodi offshore per aggirare le regole sul fair play finanziario introdotte dalla Uefa.

Il Chelsea, con le sue enormi spese, era già vicino a superare i tetti imposti dalle regole del fair play finanziario. Se fosse provato che il club ha utilizzato transazioni di terze parti per aggirare le regole, potrebbero essere comminate sanzioni finanziarie o una detrazione di punti.

Ma c’è anche un aspetto politico da considerare: come gli oligarchi russi hanno utilizzato il calcio come strumento di influenza in Europa. Altri accordi multimilionari collegano Abramovich ad altre figure influenti nel mondo del calcio, come l’ex agente di Eden Hazard e il miliardario russo Suleiman Kerimov.

La storia della transazione da Abramovich a Pastorello viene ricostruita dal Consorzio investigativo internazionale: Abramovich avrebbe pagato Pastorello per acquisire una partecipazione di maggioranza in una società nel Delaware, chiamata Excellence Investment Fund. Non è chiaro quale fosse il motivo di questo pagamento, in quanto l’azienda non svolgeva attività pubblica.

Tutto ciò solleva dubbi sulle operazioni finanziarie di Abramovich e sul suo coinvolgimento nel calcio. Le transazioni offshore e i pagamenti di terze parti potrebbero essere stati utilizzati per aggirare le regole finanziarie e ottenere vantaggi nel mondo del calcio.

L’Uefa ha multato il Chelsea per 11 milioni di dollari per aver violato le regole del fair play finanziario durante il periodo in cui Abramovich era il proprietario del club. Tuttavia, l’organizzazione non ha fornito dettagli sul motivo della multa.

Questo caso solleva importanti questioni sulle operazioni finanziarie nel calcio e sull’influenza dei soldi opachi russi nelle democrazie europee. È necessario un maggiore controllo e trasparenza per evitare abusi e garantire una competizione equa nel mondo del calcio.

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