I wallaby trapiantati dall’Isola dei Cipressi all’oasi della Maremma stanno bene e si sono integrati perfettamente nella nuova area. Il veterinario che li segue, Marco Aloisi, ha sottolineato che la zona in cui si trovano è molto simile a quella in cui vivevano precedentemente. Gli animali sono ospitati in un’area recintata di 70 ettari all’interno dell’Animanatura Wild Sanctuary a Semproniano, in provincia di Grosseto. Questa è un’area selvaggia in cui trovano rifugio diversi animali che sono stati sottoposti a sequestro o confisca per maltrattamento. Aloisi ha spiegato che la recinzione serve a garantire la sicurezza degli animali e che hanno la stessa libertà che avevano sull’isola, dove il limite era rappresentato dal lago. Riguardo alla legge che considera pericolosi i wallaby, il veterinario ha dichiarato di non poter esprimere un parere in quanto il suo ruolo è quello di veterinario e non di avvocato. Tuttavia, ha sottolineato che le leggi vanno rispettate. Aloisi ha anche fatto notare che negli anni ’90 bastava dichiarare i wallaby per evitare problemi, ma bisognava anche evitare che si riproducessero. Infine, ha fatto presente che il santuario Animanatura ha diversi ettari a disposizione per gli animali, tra cui lupi, mufloni, daini, bufali, dromedari, zebre, struzzi, tigri e leoni. L’intenzione è rendere visitabile anche l’area dei wallaby in futuro.

Articolo precedenteLa scomparsa di Mario Conti: la corsa contro il tempo per ritrovare l’alpinista italiano
Articolo successivoRaid notturno all’oratorio di Sala: ladri lasciano solo distruzione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui