La scorsa settimana, a Roncaiola di Villa di Chiavenna, sono state trovate tre pecore morte, tre capre ferite e altre 14 disperse. C’è il timore che il responsabile di queste azioni sia stato il lupo, anche se non ci sono ancora certezze. Gli agenti della Polizia provinciale di Sondrio si recheranno sul posto per effettuare ulteriori analisi e verifiche. Il lupo è presente nella Valchiavenna più che in altre zone della Valtellina, ma la sua presenza si sta diffondendo in modo sempre più capillare. A inizio mese è stata segnalata una predazione di due capre a Valgella di Teglio, mentre l’ultima predazione certa risale al 21 ottobre scorso. L’allevatore delle pecore e capre ha un gregge di 700 capi, ma la soluzione del recinto non è ritenuta percorribile dagli esperti del Servizio caccia e pesca della provincia di Sondrio. Si sta lavorando ad una soluzione che contempli il ricorso a cani da guardiania, se l’allevatore se la sente e riesce a gestirli. Inoltre, è stata segnalata una possibile predazione da orso a Bormio 3000 nel comune di Valdisotto, ma le analisi sono ancora in corso. Dopo un’estate di relativa calma, sembra che il problema delle incursioni dei grandi predatori sugli animali d’allevamento stia tornando a ripresentarsi. Alcuni sostengono che potrebbe aumentare la pressione del lupo sul territorio a causa delle misure restrittive adottate dalla Svizzera. Il lupo è un animale estremamente intelligente e potrebbe spostarsi in cerca di habitat più consoni. La convivenza con il lupo è un tema di stretta attualità e sono state raccolte migliaia di firme in Valchiavenna e Valtellina a sostegno di un contenimento del lupo, considerato dagli firmatari una specie in espansione anziché in via di estinzione. Tuttavia, l’associazione ambientalista Aidaa ha criticato la petizione, definendola illegale e folcloristica.