Andrea Taurino, il titolare della ditta Work Safety Spa, è stato posto agli arresti domiciliari in seguito all’incendio doloso del capannone di Castione avvenuto il 16 settembre. La notizia è stata comunicata dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Sondrio, che hanno convocato Taurino alla caserma “Alessi” e gli hanno notificato l’ordine di custodia cautelare. La decisione è stata presa dal gip Fabio Giorgi, su richiesta della Procura di Sondrio, considerando le condizioni di salute dell’indagato.
Taurino, 50 anni, originario di Bari ma residente da tempo in Valtellina, è già sotto inchiesta per una presunta truffa ai danni di una società tedesca, per la quale era stato posto agli arresti domiciliari con obbligo di dimora. La nuova misura restrittiva è legata all’incendio del capannone, che ha portato in carcere i responsabili materiali, Massimo Dato e Tiziano Pedone, entrambi di Milano, e il presunto complice Marco Crocenzi. Successivamente è stato arrestato anche Leonardo Petrachi, il reclutatore degli incendiari.
Petrachi, durante gli interrogatori, ha confessato di aver ingaggiato Dato e Pedone per incendiare il capannone su incarico di Taurino, promettendogli una cospicua somma di denaro e una posizione dirigenziale nella nuova società che Taurino stava creando. Petrachi avrebbe consegnato metà del denaro stabilito e le chiavi del cancello del capannone, facilitando così l’accesso ai due incendiari.
La testimonianza di una persona presente la sera dell’incendio ha confermato che due uomini a bordo di un furgone sono arrivati sul posto e hanno aperto il cancello con le chiavi prima che le fiamme divampassero. Gli inquirenti ritengono che il movente dell’incendio sia l’incasso dell’assicurazione sul magazzino e sulla merce al suo interno, per un totale di 720mila euro e 3 milioni di euro rispettivamente.
L’avvocato di Taurino, Francesco Romualdi, ha dichiarato di aver richiesto da un mese che il suo assistito fosse interrogato per chiarire alcuni aspetti dell’inchiesta. Ora avrà accesso agli atti e l’interrogatorio di garanzia è previsto per domani mattina alle 9 presso il Palazzo di Giustizia.