Immagini scattate dai Ris di Parma nella casa di Malnate hanno rivelato importanti indizi relativi all’omicidio della pensionata Carmela Fabozzi. Le tracce ematiche con l’impronta di calzature trovate nell’appartamento conducono ad un solo modello di scarpe, della marca Ig&Co, che è “fortemente compatibile” con le scarpe ritrovate sulla Fiat X rossa noleggiata da Sergio Domenichini, l’uomo a processo per l’omicidio. Questi dettagli sono emersi durante l’udienza del processo a Varese, in cui sono state presentate le indagini condotte dai Ris di Parma per conto della Procura. Gli esperti hanno rilevato impronte e tracce di sangue sui pavimenti e sui muri dell’abitazione della vittima. In particolare, i muri del corridoio hanno fornito informazioni importanti sulla dinamica del delitto. È stato individuato il punto esatto in cui è iniziata l’aggressione, con la presenza di una “sorgente ematica” legata ai primi colpi alla testa inflitti alla vittima con un grosso vaso di vetro trovato in casa. Sulle pareti è stata individuata anche l’arma del delitto, con le macchie di sangue depositate dal suo utilizzo. Il vaso di vetro è diventato un reperto importante per l’accusa, in quanto sono state individuate impronte digitali “di recente deposizione” all’interno del vaso, che collegano direttamente l’assassino al delitto. Inoltre, durante le analisi del materiale biologico raccolto sotto le unghie di Carmela Fabozzi, è stato individuato un “assetto genotipico complesso” sotto l’unghia dell’indice della mano destra, che include sia il profilo genetico della vittima che quello dell’imputato Sergio Domenichini. Questo ha rafforzato la tesi del Ris e dell’accusa.

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