C’è un signore di nome Mario Anzani che occupa la posizione di presidente della sezione Anpi di Rho e si oppone all’intitolazione di uno spazio pubblico a Norma Cossetto, come proposto dal gruppo consigliare di Fratelli d’Italia. Le motivazioni del suo “no” sono preoccupanti e dimostrano l’imbarazzo della sinistra di fronte a una pagina terribile della storia italiana. L’Anpi chiede al sindaco di non tralasciare le atrocità commesse dalle milizie naziste e fasciste contro la lotta partigiana, bollando l’infoibamento di decine di migliaia di italiani come una macchia nelle pagine gloriose della Resistenza jugoslava. Non è dato sapersi cosa c’entri Norma Cossetto in tutto ciò e in che modo il suo ricordo possa offendere l’Anpi.
Le reazioni a queste parole vergognose non si sono fatte attendere. L’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, definisce le motivazioni dell’Anpi come falsità e odio. Il deputato di FdI eletto a Rho, Marco Osnato, attacca l’Anpi accusandola di svolgere un ruolo di fiancheggiatrice di una parte politica. Il capogruppo di FdI a Rho, Andrea Recalcati, spiega che è anti-educativo pensare che qualcuno possa dire certe cose su Norma Cossetto, indipendentemente dalla politica.
Secondo i partigiani di Rho, però, è sbagliato intitolare vie o spazi pubblici a singoli martiri delle stragi. Norma Cossetto fu vittima di un terribile crimine: fu catturata, incarcerata, torturata, violentata e gettata viva nella foiba di Villa Surani. Nel 2005 le è stata assegnata la Medaglia d’Oro al merito civile ed è diventata il simbolo di un dramma che è stato troppo a lungo insabbiato e sottaciuto. Chi si oppone all’intitolazione di uno spazio pubblico a Norma Cossetto non solo è dalla parte sbagliata della storia, ma è anche fuori dalla realtà.
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