Trasporti: La ricerca di autisti continua a Como

La carenza di autisti nel settore dei trasporti sta diventando un problema sempre più grave a Como. L’azienda Asf ha aperto una “academy” per formare gratuitamente 12 conducenti, ma la richiesta è stata così alta che si è deciso di formarne 24. Sono arrivate circa 300 candidature da disoccupati sopra i 21 anni residenti a Como. Tra i candidati ci sono persone di diverse età, comprese tra i 23 e i 67 anni, la maggior parte concentrata tra i 30 e i 55 anni. Tra di loro ci sono anche stranieri e una buona percentuale di donne, alcune delle quali con una laurea. I corsi inizieranno a gennaio grazie alla collaborazione con l’ente di formazione Enaip e avranno una durata di 320 ore. Dopo circa due mesi i primi corsisti potrebbero già iniziare a guidare i bus.

I costi del corso saranno coperti da un fondo professionale di settore, che è un grande vantaggio per i partecipanti, considerando che fare il patentino da privati cittadini richiederebbe un investimento di circa 4.000-5.000 euro. Inoltre, Asf offrirà un contratto a tempo parziale di sei mesi. Tuttavia, una volta presa la patente, i nuovi autisti dovranno impegnarsi a rimanere al volante per almeno tre anni. Questo progetto potrebbe coprire circa un terzo del fabbisogno di Asf entro la metà del 2024, risolvendo così il problema della carenza di autisti.

Tuttavia, la fuga di personale nel settore dei trasporti continua a essere un problema. Molti autisti si stanno trasferendo in Svizzera o lavorano per aziende private che offrono condizioni economiche migliori. Alcune aziende comasche, come Rampinini, hanno addirittura offerto appartamenti a prezzi calmierati per cercare di attirare autisti. Anche Discacciati è disposta a coprire i costi della patente pur di avere autisti per i bus turistici. Alcune società come Autoguidovie offrono bonus agli autisti che raccomandano altri colleghi, come un incentivo per portare nuove assunzioni.

Nonostante gli sforzi delle aziende per trattenere il personale, molti autisti stanno andando in pensione e la mancanza di giovani interessati a questa professione sta diventando sempre più evidente. Gli stipendi iniziali per gli autisti sono di circa 1.500 euro netti al mese, ma possono salire con l’esperienza e con le tratte più lunghe. Le aziende stanno cercando di fare tutto il possibile per trattenere il personale, ma la situazione rimane difficile.

In conclusione, il progetto formativo di Asf e l’offerta di bonus da parte delle altre aziende sono sicuramente passi nella giusta direzione per risolvere il problema della carenza di autisti. Tuttavia, è necessario un impegno più ampio da parte delle istituzioni e del settore dei trasporti per affrontare questa situazione e garantire un servizio adeguato ai cittadini.

Articolo precedenteLa variante di Tremezzina: rallentamenti e nuove sfide per il cantiere a Colonno
Articolo successivoIl terribile omicidio a Colognola: la badante ucraina arrestata per aver ucciso l’anziana donna

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui