Nel carcere di Canton Mombello, uno dei luoghi più critici e ostili di Brescia, è stato realizzato un progetto che ha portato un po’ di allegria e colore all’interno delle mura. Nello Spazio Giallo, la stanza dedicata alle famiglie in attesa di colloquio con i detenuti, le pareti sono state ridipinte di azzurro e decorate con disegni che raffigurano nuvole sorridenti, mongolfiere, pupazzi volanti e un percorso per il gioco dell’oca con casette colorate.

Questo progetto ha lo scopo di creare un ambiente più accogliente e rassicurante per le famiglie che si trovano in una situazione difficile e delicata. Entrare in un carcere può essere un’esperienza molto traumatica, soprattutto per i bambini, e per questo è importante cercare di rendere lo Spazio Giallo un luogo più familiare e piacevole.

I disegni sulle pareti sono stati realizzati con colori vivaci e allegri, in modo da creare un ambiente positivo e gioioso. Le nuvole sorridenti e le mongolfiere che volano nel cielo dipinto, rappresentano la speranza e la libertà che si possono trovare anche all’interno di un luogo così chiuso e oppressivo come un carcere.

Il tracciato per il gioco dell’oca, con le casette colorate lungo il percorso, è stato pensato per intrattenere i bambini durante l’attesa e per permettere loro di svagarsi e divertirsi. Il gioco dell’oca è un classico intramontabile che può coinvolgere tutta la famiglia e creare un momento di distrazione e allegria.

Questo progetto è stato accolto positivamente sia dalle famiglie che dai detenuti. Le famiglie si sentono accolte e supportate in un ambiente più accogliente e le pareti dipinte contribuiscono a creare un’atmosfera più rilassata. I detenuti, invece, sono felici di vedere le loro famiglie in un ambiente più sereno e colorato.

Lo Spazio Giallo dipinto è diventato un luogo di incontro e di condivisione, dove le famiglie possono trascorrere del tempo insieme prima del colloquio con i detenuti. È un’idea semplice ma efficace, che dimostra come anche con piccoli gesti si possa fare la differenza.

Questo progetto dimostra che anche in un luogo così difficile e criticato come un carcere, si possono trovare spazi di umanità e speranza. La bellezza e il colore delle pareti dipinte portano un po’ di luce dentro un ambiente altrimenti buio e oppressivo.

Speriamo che in futuro progetti come questo possano essere realizzati anche in altri contesti simili, per rendere l’esperienza delle famiglie dei detenuti un po’ più piacevole e confortevole.

Articolo precedenteCapelli a rischio? Scopri come affrontare l’alopecia a Stezzano
Articolo successivoFlash mob a Brescia: il caso Wte e la lotta per la giustizia ambientale

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui