Confisca di beni per il mago Candido
I Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi hanno portato a termine un’importante operazione, dando esecuzione a una sentenza del Tribunale di Lodi che ha disposto la confisca di beni per un valore superiore a 3 milioni di euro. La sentenza riguarda il mago Candido, un cartomante del basso lodigiano, e altri soggetti condannati per reati simili.

La sentenza ha stabilito una condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione per il mago e pene leggermente ridotte per gli altri coinvolti. Le indagini, condotte nel 2019 dalla Tenenza di Casalpusterlengo, hanno rivelato che i responsabili avrebbero truffato oltre 400 persone in tutto il territorio nazionale. Approfittando della vulnerabilità delle vittime, gli indagati ottenivano ingenti somme di denaro in cambio di rituali magici, che sostenevano essere necessari per scongiurare situazioni di pericolo.

Le somme ottenute venivano poi trasferite e reinvestite in varie attività economiche e finanziarie. In risposta a questa attività criminale, i Finanzieri della Tenenza di Casalpusterlengo hanno eseguito una confisca mirata, che ha coinvolto nove immobili situate nelle province di Lodi, Alessandria e Rimini, due auto, due orologi di pregio, un gioiello in oro, quote societarie, licenze commerciali e disponibilità finanziarie. Il valore totale di questi beni sottoposti a confisca supera i 623.000 euro.

L’operazione ha incluso anche la confisca di una polizza assicurativa del valore di 26.000 euro e di ulteriori somme rinvenute sui conti bancari dei condannati, per un ammontare di oltre 15.400 euro, che non erano state precedentemente sottoposte a vincolo cautelare.

L’arresto dei responsabili è avvenuto il 29 maggio 2020, quando la Guardia di Finanza di Lodi ha fatto scattare gli arresti e i sequestri. Oltre al mago Candido, sono stati arrestati anche sua moglie e sua figlia. Al tempo, infatti, era stata riconosciuta l’esistenza di un’associazione a delinquere composta dal mago, dalla moglie e dalla figlia, tutti e tre sottoposti agli arresti domiciliari.

Il mago ingannava le vittime prospettando pericoli immaginari e offrendo la possibilità di prevenirli attraverso i suoi poteri, ottenendo in cambio ingenti somme di denaro. In alcuni casi, le vittime versavano somme che superavano anche i 10.000 euro in una sola volta. Non è stata ipotizzata l’estorsione come reato, poiché le azioni degli indagati si sono limitate alla truffa.

In un caso specifico, una donna originaria della provincia di Rimini aveva persino versato complessivamente 350.000 euro per ottenere l’aiuto del cartomante.

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