Tre persone sono state arrestate e una è stata posta agli arresti domiciliari, accusate di violenza sessuale aggravata ai danni di due minorenni provenienti dalla Piana di Gioia Tauro, in Calabria. Una delle misure cautelari è stata eseguita dalla Polizia di Stato di Palmi il 15 novembre a Desio, in provincia di Monza e Brianza. Le altre misure sono state eseguite a Seminara, Preganziol e Cislago. I quattro soggetti sono indiziati, ma si precisa che si tratta di indagini preliminari e che sono necessarie ulteriori valutazioni.
All’operazione “Masnada” hanno partecipato anche personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, dei Commissariati Distaccati di Gioia Tauro, Villa San Giovanni, Polistena, Cittanova e Taurianova, delle Squadre Mobili di Treviso, Varese e Monza Brianza, con il supporto dei Reparti di Prevenzione Crimine di Siderno, Rende e Vibo Valentia.
Dalle indagini, che hanno coinvolto anche intercettazioni telefoniche e ambientali, è emerso che tre degli indagati sono parenti di esponenti di vertice delle cosche di ‘ndrangheta, mentre il quarto soggetto è legato da vincoli di parentela a un amministratore locale. Sarebbero stati commessi atti di violenza sessuale di gruppo nei confronti delle due ragazze minorenni, ripetuti verso una delle vittime e almeno una volta verso l’altra, avvenuti tra l’estate 2022 e quest’anno. Si sospetta che abbiano anche cercato di individuare altre possibili vittime.
Sono stati eseguiti sedici decreti di perquisizione personale e domiciliare nei confronti di altri indagati, tra cui quattro minorenni, per lo stesso reato commesso in concorso tra loro. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati diversi dispositivi elettronici, informatici e di telefonia mobile.