La questione del controllo dei cacciatori da parte della Polizia provinciale e delle Guardie venatorie è stata sollevata dopo l’uccisione di un cane da parte di un cacciatore nel Parco del Roccolo a Parabiago. Il sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi, ha presentato un’interrogazione al sindaco metropolitano di Milano, Beppe Sala, per chiedere spiegazioni sulla mancanza di vigilanza venatoria. Cucchi ha evidenziato la riduzione del numero di agenti di Polizia destinati a questa attività, passati da 70 otto anni fa a soli 8 attuali. Inoltre, ha criticato la mancata convocazione della commissione di esame per l’abilitazione delle Guardie Venatorie Volontarie nonostante la formazione di 40 persone da parte della Federazione Italiana della Caccia di Milano. L’obiettivo dell’interrogazione è quello di comprendere come e quando vengono effettuati i controlli nei confronti dei cacciatori da parte delle autorità competenti, soprattutto per quanto riguarda il Parco del Roccolo.
Il sindaco Cucchi ha sottolineato che l’episodio dell’uccisione del cane ha scosso tutti e ha espresso scompiglio e rabbia nel chiedersi se si sarebbe potuto evitare. Ha anche incontrato la famiglia che ha subito lo shock e ha offerto il sostegno necessario tramite i servizi comunali. Riguardo alle azioni amministrative, Cucchi ha precisato che il controllo venatorio è di competenza della Città metropolitana di Milano e ha chiesto al sindaco Sala di spiegare le modalità di controllo sul territorio e i requisiti dei cacciatori. Secondo Cucchi, non è possibile che questa attività sia svolta solo da otto agenti di Polizia Provinciale per l’intera provincia di Milano.

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