Stefano Rametta è tornato vicesindaco di Marchirolo dopo sei mesi di dimissioni. La decisione è stata presa durante una riunione del gruppo di maggioranza, guidato dal sindaco Emanuele Schipani, che ha deciso di ripristinare le cariche dei membri della giunta prima dello scandalo della discarica abusiva scoperta dai carabinieri nell’ex cava del paese lo scorso marzo.

Durante l’indagine, è emerso il nome di Rametta, amministratore classe 1954, che è stato fotografato dalle fototrappole utilizzate dagli investigatori per documentare lo smaltimento illecito di rifiuti. Nonostante non fosse indagato al momento delle dimissioni, Rametta ha ammesso pubblicamente di aver portato materiale al sito abusivo, senza però sapere che si trattasse di un luogo non autorizzato.

“Il nostro accordo era di accettare le dimissioni di Rametta in attesa che la questione dell’ex cava venisse chiarita. Attualmente non risulta indagato in nessun caso e quindi, in base agli accordi presi, siamo tornati alle nomine originali”, spiega il sindaco Schipani.

Oltre al ruolo di Rametta, che si riappropria delle deleghe al Patrimonio e alle Manutenzioni, il rimpasto prevede anche il passaggio di Andrea Raimondi, che era diventato assessore alla sicurezza lo scorso maggio, al ruolo di consigliere con la stessa delega. Massimo Mastri lascia la carica di vicesindaco e rimane in giunta come assessore con delega alla Cultura. Le posizioni degli altri due assessori, Sabrina Callegher (Istruzione ed Educazione civica) e Laura Olivas (Ufficio relazioni con il pubblico, Commercio e Tempo libero), rimangono invariate.

“Il recente rimpasto di giunta è un atto che sapevamo di dover compiere”, aggiunge Schipani. “Rametta ha continuato a partecipare come consigliere alla vita dell’ente, nonostante le dimissioni, e non ha mai smesso di essere presente e disponibile nei confronti degli altri amministratori e dei cittadini”.

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