Toga e martirio sono gli elementi che caratterizzano la figura del giudice Rosario Livatino. Questo è ciò che è emerso nel racconto appassionato della dottoressa Nicoletta Guerrero e del dottor Domenico Airoma. L’incontro, promosso da diverse associazioni culturali di ispirazione cattolica, aveva l’obiettivo di far conoscere la figura di un giudice che ha interpretato la propria professione come una vocazione.

La dottoressa Guerrero ha ricordato il suo primo incontro con Livatino, una persona riservata e un esempio di dedizione alla giustizia. Il dottor Airoma ha approfondito la conoscenza del magistrato siciliano attraverso i diari, gli atti di processi e sentenze, e le testimonianze di coloro che hanno avuto contatti diretti con lui.

È stato anche emozionante ascoltare la testimonianza di un cugino del giudice Livatino, residente nella nostra città, che ha raccontato del loro profondo legame e dell’insegnamento prezioso ricevuto.

Rosario Livatino è stato proclamato Beato da Papa Francesco il 9 maggio 2021 e non deve essere presentato come un idilliaco santino o un eroe di imprese straordinarie, ma come un professionista della giustizia che ha reso straordinaria l’ordinarietà della sua missione.

L’incontro ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico, tra cui autorità civili e militari. È stato un momento importante per far conoscere e ricordare la figura di un giudice che ha lasciato un segno importante nel campo della giustizia.

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