Il progetto dell’autostrada Bergamo-Treviglio sarà completato solo nel maggio del 2024, come annunciato durante l’incontro tra Cal (Concessioni Autostrade Lombarde) e il secondo gruppo di comuni convocati in Regione il 14 novembre. La tempistica prevista è quindi più lunga di quanto inizialmente previsto.
Nonostante ciò, dagli incontri che si stanno svolgendo in Regione emergono gradualmente dettagli che permettono già di delineare l’aspetto e le caratteristiche dell’infrastruttura. In particolare, il prezzo del pedaggio ha suscitato scalpore, stimato in 2,50 euro per poco più di 15 km, soprattutto se confrontato con la tipologia di strada che verrà realizzata.
Come già anticipato negli incontri con i comuni di Levate, Dalmine, Osio Sopra e Stezzano, è stata confermata la configurazione di un’autostrada a due corsie ridotte per senso di marcia, con una corsia di emergenza e un limite di velocità di 110 chilometri all’ora. Queste caratteristiche fanno sembrare l’autostrada più una superstrada.
Un lettore ha fatto notare che in Italia ci sono altre infrastrutture con caratteristiche simili alla futura Bergamo-Treviglio, ma senza pedaggio. Ad esempio, la superstrada Ravenna-Perugia-Orte, la superstrada Bari-Lecce, l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, la superstrada Firenze-Siena-Grosseto, la superstrada Cagliari-Porto Torres, la superstrada Siena-Perugia-Civitanova Marche, la superstrada Milano-Lecco-Colico, la superstrada Firenze-Livorno, l’autostrada Palermo-Catania, la superstrada Ferrara-Porto Garibaldi e la superstrada Verona-Rovigo. Il lettore si chiede perché i cittadini bergamaschi non abbiano il diritto a strade adeguate, dopo tanti anni di attesa e code nelle valli Brembana, Seriana, Cavallina e Briantea, e perché venga loro imposto un pedaggio così alto per una superstrada.
Queste sono le domande che sorgono da questa situazione e che meritano una risposta.