La sicurezza nelle città è un argomento spinoso e complesso. Spesso, le aree considerate poco sicure dai residenti sono soggette a sorveglianza da parte delle forze dell’ordine. Tuttavia, risolvere completamente questo problema sembra impossibile. Da un lato, c’è chi critica le autorità per non intervenire concretamente sui problemi di degrado e mancanza di presidi, e per non occuparsi delle frequenti situazioni di disturbo e microcriminalità. Dall’altro lato, c’è chi accusa l’opposizione di strumentalizzare singoli episodi che non rappresentano la normalità di una città considerata sicura. È importante ricordare che il Comune non è un’autorità di pubblica sicurezza, ma fornisce supporto alle forze dell’ordine che ne hanno la titolarità, come i carabinieri e la polizia di Stato.

Tra le aree osservate speciali ci sono i parchi urbani e le stazioni metro e treni. Questi luoghi sono spesso teatro di episodi di microcriminalità, risse tra giovani, situazioni di decadenza e bivacchi. Questo causa preoccupazione tra i residenti e gli utenti. I parchi e le stazioni sono luoghi di socialità, ma spesso si trovano in una costante contaminazione tra famiglie e senzatetto, bambini e spacciatori, anziani e ubriachi molesti. Queste situazioni sono ben note e spesso denunciate, e le forze dell’ordine intervengono frequentemente per ripristinare la legalità, anche se solo temporaneamente. Ad esempio, nel parco La Rosa Blu di via Milano ci sono clochard con problemi di alcolismo, mentre nel parco Nicoletto nel quartiere Lamarmora ci sono spacciatori e ubriachi.

Un’altra area di preoccupazione è il parco Venturini, situato tra via Eritrea, via Somalia e viale Italia. Questo parco è stato inaugurato meno di dieci anni fa, ma è diventato uno dei più problematici. Si trova a pochi passi dal centro commerciale Freccia Rossa e all’interno di un’area industriale in attesa di rigenerazione. Ogni giorno, questo parco diventa il luogo dove i tossicodipendenti soddisfano il proprio bisogno di eroina, lasciando siringhe e lacci emostatici tra l’erba e vicino ai giochi per bambini. Questa situazione si rispecchia anche tra la Camera di Commercio e l’Inps, e nell’area verde tra via Elba e via Creta, dove un giovane marocchino senza fissa dimora è stato ucciso lo scorso marzo.

La città deve anche fare i conti con il suo passato industriale, che ha lasciato molti luoghi abbandonati e dismessi. Questi luoghi sono diventati rifugi per persone disperate, tossicodipendenti, spacciatori e irregolari. Alcuni di questi luoghi sono stati oggetto di controlli da parte delle forze dell’ordine e di sgomberi. Sono stati proposti diversi progetti per dare nuova vita a queste aree, come la costruzione del teatro Borsoni all’ex Ideal Clima, la realizzazione della cittadella dei servizi all’ex caserma Papa e la sede di A2A in via Sostegno. Tuttavia, sarà sufficiente per risolvere il problema della sicurezza in città?

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