Matteo Baraldi, un uomo di 46 anni di Sirmione, è ancora in attesa dell’ultimo round in Cassazione dopo un grave incidente motociclistico nel 1999. Baraldi cadde su un guard rail tagliente e perse il braccio destro. Da allora, ha dimostrato una forza d’animo inesauribile, ma ha anche dovuto affrontare una lunga battaglia legale per ottenere il risarcimento per la sua perdita.

Matteo è una di quelle persone la cui vita è straordinaria nel suo tentativo di essere ordinaria. Nonostante la sua disabilità, è sposato, ha due figlie e lavora part-time come amministrativo nella Polizia locale di Sirmione. Tuttavia, ogni giorno combatte contro i dolori che talvolta sono così forti da non farlo dormire la notte.

Il giorno dell’incidente, Matteo stava facendo un giro in moto quando scivolò sulla strada fangosa e volò contro il guard rail. Quel guard rail, già danneggiato da un precedente incidente, gli amputò il braccio destro. Nonostante le gravi conseguenze dell’incidente, Matteo ha trovato la forza di reagire e di affrontare la sua riabilitazione.

Le conseguenze dell’incidente sono state terribili. Oltre al braccio amputato, Matteo ha riportato costole rotte, un polmone bucato, un rene tagliato in due e un fegato danneggiato. Nonostante ciò, è riuscito a superare la convalescenza e a tornare al lavoro, anche se in un ruolo diverso. Inoltre, ha lottato per modificare il Codice della strada per consentire a altre persone con disabilità di guidare una moto.

Oltre alla sua battaglia personale, Matteo ha anche dovuto affrontare una lunga battaglia legale per ottenere il risarcimento per la sua perdita. Dopo anni di cause e appelli, Matteo ha vinto la maggior parte dei round, ma la sua battaglia non è ancora finita. Attende ancora il verdetto finale in Cassazione, dopo 24 anni di lotta.

Nonostante tutto, Matteo continua a essere un esempio di forza e determinazione per gli altri. Ha dimostrato che è possibile vivere una vita piena nonostante una disabilità e ha ispirato molte persone con la sua storia. Speriamo che Matteo possa finalmente ottenere il risarcimento che merita e che la sua storia possa portare a una maggiore consapevolezza e sicurezza sulle strade.

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