Diego Calcaterra, il tassista eroe che ha soccorso un ragazzo che stava per essere derubato, si dice onorato per il riconoscimento che gli è stato assegnato, ma allo stesso tempo perplesso sul fatto che un gesto normale venga premiato. Secondo lui, questo fa pensare che la società stia prendendo una direzione sbagliata, dove la normalità sembra significare girarsi dall’altra parte e fare finta di niente.

Nonostante il suo rifiuto di essere definito un eroe, Diego Calcaterra riceverà l’attestato di civica benemerenza al Teatro dal Verme su candidatura dei capigruppi in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia e Lega il prossimo 7 dicembre.

La storia che gli ha valso questo riconoscimento è avvenuta alle 3:02 del 25 luglio in piazzale Cantore angolo Papiniano, vicino alla Darsena. I video registrati dalla dash cam della sua auto bianca mostrano quattro giovani che inseguono un quinto ragazzo verso corso Genova. Nel video, si sente la voce di Diego che, al telefono in quel momento, dice “Devo intervenire, devo intervenire”. Nonostante il collega che era al telefono cercasse di calmarlo, Diego non poteva ignorare la situazione. Come ex pugile e istruttore di boxe, sapeva che non poteva tirarsi indietro quando si trattava di aiutare qualcuno. I colleghi lo chiamano scherzosamente “Murdock il pacifista”, dal personaggio della serie tv A-Team. Così ha deciso di seguire il gruppo e ha suonato più volte il clacson per mettere in fuga i rapinatori.

Uno dei rapinatori lo ha guardato negli occhi come a dire “Sei arrivato troppo presto, ci hai fregati…”. Poi sono scappati, nascondendo il volto dietro il cappuccio della tuta. Uno di loro aveva addirittura un coltello nascosto dietro i pantaloni. Il ragazzo che stava per essere derubato era terrorizzato e agitato, ma Diego l’ha fatto salire in macchina e ha cercato di tranquillizzarlo. Sono stati insieme per circa quaranta minuti, dopodiché Diego lo ha accompagnato nella zona di San Siro, dove abita. Il ragazzo lo ha ringraziato e abbracciato, dicendo di non pensare che qualcuno potesse salvarlo.

La storia di Diego Calcaterra dimostra che, nonostante le difficoltà e la direzione sbagliata che sembra prendere la società, ci sono ancora persone disposte ad aiutare e a fare la differenza. La sua azione è un esempio di coraggio e solidarietà che dovrebbe essere considerato normale, senza la necessità di premi o riconoscimenti. Speriamo che la società possa tornare ad apprezzare e valorizzare tali gesti di altruismo e gentilezza, in modo da poter vivere in un mondo migliore.

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