Esiste un dispositivo innovativo che offre protezione alle donne vittime di minacce o stalking. Si tratta di un orologio digitale chiamato “Mobile Angel”, che ha la capacità di inviare un segnale di allarme alle forze dell’ordine, permettendo loro di intervenire e dissuadere l’individuo malintenzionato dal compiere atti violenti.

Questo dispositivo è stato presentato sabato a Milano, dopo un periodo di sperimentazione durato 12 mesi presso i Comandi provinciali dei Carabinieri di Milano, Napoli e Torino. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Fondazione Vodafone Italia, l’Arma dei Carabinieri, Soroptimist International club e le Procure di Milano, Napoli, Torino e Ivrea. Durante la sperimentazione sono stati utilizzati in totale una cinquantina di dispositivi.

Durante questo periodo di prova, sono stati attivati 8 dispositivi per le vittime assegnatarie, di cui 6 italiane e una domenicana. Il generale di brigata Pierluigi Solazzo, comandante provinciale di Milano, ha spiegato che proprio a Milano l’allarme è stato attivato in un caso, permettendo un intervento tempestivo da parte di un equipaggio del Nucleo Radiomobile e inducendo lo stalker a allontanarsi immediatamente alla vista della pattuglia.

Il procuratore aggiunto Letizia Mannella, a capo del Dipartimento “fasce deboli” della Procura di Milano, ha sottolineato l’importanza di intervenire tra la vittima e il suo persecutore, quando la presenza di quest’ultimo diventa pressante ma non si è ancora trasformata in violenza aperta.

Inoltre, in collaborazione con l’Unione Italiana del Soroptimist International, l’Arma dei Carabinieri realizzerà oltre 200 “locali protetti” in Italia, stanze che saranno collocate nelle caserme sul territorio e destinate all’ascolto di donne vittime di violenza di genere e altre vittime vulnerabili.

Questo dispositivo rappresenta un importante passo avanti nella protezione delle donne e nel contrasto al fenomeno dello stalking. Grazie alla sua efficacia nel segnalare tempestivamente le situazioni di pericolo, si potrà intervenire prontamente per garantire la sicurezza delle vittime. La collaborazione tra enti e istituzioni è fondamentale per affrontare questa problematica e offrire un supporto concreto a coloro che ne hanno bisogno.

L’implementazione di questi “locali protetti” rappresenta inoltre un ulteriore strumento di sostegno per le vittime, offrendo loro uno spazio sicuro e riservato in cui poter parlare delle proprie esperienze e ricevere l’aiuto necessario.

È importante che la società si mobiliti per combattere il fenomeno dello stalking e offrire sostegno alle vittime. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile creare un ambiente più sicuro e proteggere coloro che sono più vulnerabili.

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