Pavia, 18 novembre 2023 – Questa mattina, 10 cittadine e cittadini che sostengono la campagna “Fondo riparazione”, promossa da Ultima Generazione, hanno organizzato un’azione di disobbedienza civile a Pavia.
I manifestanti hanno occupato una parte della strada per svolgere una marcia lenta, che è iniziata alle 11:10 del mattino in via Olevano e ha rallentato il traffico. Hanno proseguito lungo piazzale San Giuliano e viale della Repubblica, camminando fino alla questura.
Arrivati davanti agli uffici, hanno organizzato una festa di pensionamento ironica per il congedo lavorativo del questore Alessio Cesareo, portando trombette, regali e persino un diploma con scherzosi meriti e pregi del responsabile della sicurezza nella provincia. Le forze dell’ordine sono arrivate poco prima di mezzogiorno, hanno impedito ai manifestanti di bloccare la strada in viale della Repubblica e li hanno portati in Questura intorno alle 12:20.
“La città di Pavia ha passato un anno e mezzo difficile per la gestione dell’ordine pubblico e oggi torniamo in strada per festeggiare il pensionamento del questore Cesareo”, ha detto Simone Ficicchia, uno dei manifestanti. “Non siamo contro la persona, ma contro la sua scelta di usare il proprio potere per opprimere coloro che già faticano a trovare spazi per esprimersi sulla gestione della città. Agisco perché credo che ognuno di noi possa trovare il coraggio di costringere politici, dirigenti delle forze dell’ordine e magistratura ad ascoltarci anziché metterci in galera o rinchiuderci in casa. È con questa determinazione che affronto a testa alta il processo in cui sarò imputato per essermi incollato alla teca della “Primavera” di Botticelli due estati fa, e vi invito a portare davanti al tribunale di Firenze la solidarietà di coloro che si preoccupano del diritto di protesta per la prima udienza del 20 novembre alle 9″.

Articolo precedenteCatturato a Montebello: arrestato un uomo con attrezzi da scasso
Articolo successivoEsercitazione di salvataggio sulla seggiovia di Pian del Poggio a Santa Margherita Staffora

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui