I Carabinieri hanno concluso con successo un’operazione a Cascina Rossino, che ha portato all’arresto di diversi individui coinvolti in un pericoloso mercato della droga. Grazie alle indagini durate oltre due anni e mezzo, è stato possibile smantellare un’organizzazione che gestiva una considerevole parte del traffico di stupefacenti nella zona, in particolare di cocaina ed eroina.
Gli imputati, almeno una quindicina, hanno concordato le pene con il procuratore monzese Carlo Cinque, ad eccezione di tre persone che hanno richiesto il processo con il rito abbreviato a causa della recidiva. Uno dei coinvolti è stato rinviato a giudizio.
L’operazione è stata condotta dai Carabinieri della compagnia di Vimercate, che lo scorso febbraio hanno arrestato otto persone, quattro di origine magrebina e quattro italiane, in diverse città tra Carnate, Concorezzo, Monza e anche in province come Milano, Pavia e Lecco. Secondo l’accusa, gli imputati facevano parte di un’organizzazione che gestiva una grossa parte del mercato della droga, con cessioni documentate e la compravendita di 40 chili di cocaina ed eroina, per un traffico che superava i 120mila euro.
Le indagini sono iniziate dopo l’arresto di un italiano di 30 anni, trovato in possesso di un chilo di marijuana. I cittadini marocchini sono finiti in carcere, mentre alcuni italiani sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Tra questi, c’è anche una coppia di 46 anni, la cui donna era già stata arrestata nel 2022 per possesso di cocaina ed eroina mentre guidava la propria auto a Vimercate. Inoltre, è stata arrestata anche una donna di 41 anni coinvolta nel traffico di droga.
Un uomo italiano di 49 anni, già detenuto nel carcere di Monza per l’accusa di estorsione, è stato coinvolto anche in questa operazione. Durante gli arresti, i Carabinieri hanno sequestrato diversi oggetti pericolosi come una paletta catarifrangente e una casacca fasulla con il logo dell’Arma, manette, un machete, due pistole a salve, un coltello a scatto e un taser.
Grazie all’operazione dei Carabinieri, è stato possibile mettere fine a un pericoloso mercato della droga che operava nell’area di Cascina Rossino. Le pene inflitte ai responsabili, fino a 5 anni di carcere, dimostrano la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di stupefacenti e tutelare la sicurezza della comunità.