Nel corso del fine settimana, i carabinieri hanno condotto controlli che hanno portato alla scoperta di un altro punto di spaccio nelle zone boschive. In particolare, è stato individuato un accampamento tra Cislago e Gerenzano, dove si sospetta fosse gestito il traffico di droga. Durante l’operazione, avvenuta tra il 18 e il 19 novembre, sono stati arrestati un giovane italiano, responsabile della consegna delle dosi ai clienti, e un cittadino marocchino, preposto alla confezione delle stesse.
I due sono stati bloccati all’interno di una tenda che avevano montato in una zona boschiva, facilmente raggiungibile per i clienti ma poco visibile. Sono stati i carabinieri dei Cacciatori di Sardegna a individuarli e arrestarli. Durante la perquisizione, sono stati sequestrati mezzo chilogrammo di cocaina, mezzo chilogrammo di hashish e una pistola.
Al momento dell’irruzione dei militari, il cittadino marocchino ha tentato di colpire un carabiniere con il calcio dell’arma, motivo per cui gli è stato contestato anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Il sistema di spaccio utilizzato dai due indagati sembra essere quello ormai consolidato per chi sfrutta i boschi come base per il commercio di droga. I clienti contattano uno degli spacciatori telefonicamente, le dosi vengono preparate e un collaboratore raggiunge il luogo dove gli acquirenti si trovano ad attendere, consegnando loro la droga e prendendo i soldi.
Ora i due indagati dovranno comparire in tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.

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