Tragedia per avvelenamento da funghi: una donna di 71 anni è morta a causa dell’ingestione di funghi velenosi. La signora, identificata con le iniziali L.C., ha raccolto i funghi nel giardino di casa senza rendersi conto del pericolo che stavano rappresentando. Senza dirlo né al marito né ai figli, li ha cucinati per cena. Già la stessa notte ha iniziato a soffrire di un forte mal di pancia, ma ha sottovalutato i sintomi. Nel corso della settimana, la sua salute è peggiorata progressivamente, con dolori sempre più intensi. Solo domenica ha deciso di chiamare i soccorsi. L’ambulanza l’ha portata d’urgenza all’ospedale di Crema, dove i medici hanno diagnosticato un grave caso di intossicazione alimentare. Durante gli interrogatori, la signora si è ricordata di aver mangiato quei funghi selvatici la settimana precedente. Purtroppo, ormai era troppo tardi per salvarla. È deceduta poche ore dopo il ricovero, lasciando il marito e due figli nella disperazione.
Nel nostro territorio non sono molti i funghi velenosi, ma uno dei più pericolosi è l’Amanita phalloides, che sembra essere la specie responsabile della morte della signora. Questo fungo si presenta con un aspetto allettante, giallo o bianco, carnoso e profumato, che potrebbe aver ingannato la donna. Inoltre, quest’anno l’Amanita phalloides è stata particolarmente diffusa a causa delle favorevoli condizioni climatiche, e può essere trovata anche nei giardini di casa. I sintomi dell’ingestione di questo fungo corrispondono a quelli che la signora ha manifestato: dolori addominali che si manifestano alcune ore dopo l’ingestione, portando alla morte delle cellule epatiche e alla necrosi del fegato, e infine alla morte stessa. A causa dell’estrema tossicità e della somiglianza con altre specie, l’avvelenamento da Amanita phalloides ha quasi sempre esito fatale.

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