La procura della Repubblica di Monza ha richiesto il rinvio a giudizio per sei persone coinvolte nell’inchiesta sull’operazione di integrazione societaria tra Aeb ed A2A. Le accuse riguardano il reato di turbativa d’asta. Gli indagati sono Alberto Rossi, sindaco di Seregno, Giuseppe Borgonovo, ex assessore alle partecipate, Alfredo Ricciardi, segretario comunale di Seregno, Loredana Bracchitta, ex presidente di Aeb, Giovanni Valotti, ex presidente di A2A, e Pierluigi Troncatti, partner di Roland Berger.
In particolare, Rossi e Borgonovo sono accusati di aver seguito passivamente le indicazioni degli altri imputati, al fine di escludere la gara pubblica per l’integrazione delle due società. Questo avrebbe violato l’articolo 17 del decreto legislativo del 19 agosto 2016, numero 175, impedendo all’opposizione nel consiglio comunale di Seregno di avere accesso a tutta la documentazione relativa alla valorizzazione degli asset e alla procedura da adottare. Ciò ha portato all’intervento del Tar della Regione Lombardia. Inoltre, Rossi è accusato di aver agito su sollecitazione di Bracchitta, tramite il segretario provinciale del Pd Luigi Ponti, per eliminare dall’ordine del giorno del consiglio comunale di Bovisio Masciago qualsiasi riferimento all’adozione dell’evidenza pubblica per l’integrazione societaria.
Ricciardi, invece, è accusato di aver approvato con parere favorevole la procedura illegittima adottata il 14 aprile 2020.
Secondo la procura, gli imputati hanno operato per condizionare la scelta del contraente al fine di favorire A2A nell’integrazione societaria ed industriale. Ciò è stato fatto attraverso la sovravvalutazione degli asset di A2A, attribuendo valori di concambio superiori a quelli reali, con conseguente impatto sui dividendi futuri a favore di A2A. Questo ha causato un danno complessivo per Aeb pari a non meno di 60 milioni di euro. Inoltre, è stato omesso di valorizzare un premio di maggioranza a favore di Aeb, per un importo di almeno 5 milioni 700mila euro.
