La scomparsa di Bruno Redaelli, un uomo di 77 anni residente a Primaluna, ha avuto un tragico epilogo. Dopo ore di ricerche, il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato nella Valle delle Noci dai soccorritori. Probabilmente Redaelli si era recato lì per fare una passeggiata come suo solito, ma non è mai tornato a casa, scattando così l’allarme nel tardo pomeriggio di oggi.
Immediatamente sono state attivate le operazioni di soccorso, con la partecipazione dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e delle forze dell’ordine. In particolare, i Carabinieri della Stazione di Introbio hanno collaborato all’intervento. Un comando avanzato è stato allestito in piazza IV novembre per coordinare le ricerche. I tecnici del Soccorso Alpino della Stazione Valsassina, Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, insieme a cinque trialisti del Motoclub Valsassina, sono stati impegnati nella ricerca. Questa collaborazione era prevista da una convenzione stipulata con il Cnsas Lombardo.
Le operazioni di recupero del corpo sono state complesse, dato che l’uomo è precipitato in una zona boschiva impervia ad un’altitudine di circa 900 metri sopra il paese. Il Parroco Don Marco Mauri ha offerto la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo per ospitare la salma di Bruno Redaelli. L’uomo, padre dell’ex vicesindaco Gabriele Redaelli, era molto conosciuto e stimato nella comunità di Primaluna.
La notizia della sua scomparsa e del suo tragico ritrovamento ha scosso profondamente il paese e ha generato grande tristezza tra i suoi abitanti. Bruno Redaelli sarà ricordato come una persona amata e rispettata, e la sua assenza sarà sentita da tutti coloro che lo conoscevano. Le indagini sulle cause della sua morte sono ancora in corso, ma la comunità si stringe attorno alla famiglia Redaelli in questo momento di lutto e dolore.