Il sindaco di Campione d’Italia, Roberto Canesi, ha risposto alle critiche riguardanti presunti errori e favoritismi nelle selezioni al Casinò. Secondo il sindaco, i parenti e gli amici riassunti non possono essere discriminati.
Negli ultimi giorni sono state avanzate critiche e denunce riguardo alla riassunzione dei dipendenti del Casinò di Campione d’Italia, avvenuta l’anno scorso dopo il superamento del fallimento. Alcuni ex lavoratori hanno contestato le prove attraverso due esposti. Inoltre, i rappresentanti locali di Fiamma Tricolore hanno fatto notare che tra i dipendenti riassunti figurano parenti e amici di amministratori e sindacalisti.
Il segretario del movimento di destra, Carlo Russo, ha parlato di “nepotismo clientelare”. Tuttavia, il sindaco Roberto Canesi ha risposto alle critiche affermando che il Comune ha ricevuto informazioni e relazioni dal Casinò riguardo alla selezione dei candidati. Sono state nominate due commissioni esaminatrici con persone qualificate e una graduatoria è stata stilata e pubblicata. Eventuali errori sono stati corretti tempestivamente.
Il sindaco ha sottolineato che non può essere considerata una forma di discriminazione il fatto che il candidato sia parente o amico di un amministratore pubblico o sindacale. Quello che conta sono i titoli e i punteggi dei candidati. Inoltre, il sindaco ha invitato il Casinò a valutare eventuali elementi di discredito per l’immagine dell’azienda attraverso i mezzi di stampa.
Prima di pubblicare le accuse sui presunti favoritismi, è stata richiesta una posizione ufficiale da parte del Comune. Il sindaco ha sottolineato l’importanza del Casinò per l’economia locale, creando lavoro e occupazione e generando introiti per lo Stato. Inoltre, ha evidenziato l’impegno dell’azienda nel saldare i debiti.