Nuovi particolari emergono sul caso doping dell’argentino Alejandro Papu Gómez, secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Relevo. I legali del giocatore si sono appellati all’articolo 10 comma 5 del Codice mondiale antidoping, che prevede l’assenza di sanzioni per gli atleti che dimostrano di essere innocenti e non negligenti. Hanno sostenuto che l’assunzione del terbutalina, una sostanza vietata dalla Wada, contenuta in uno sciroppo per la tosse, sarebbe avvenuta di notte su richiesta della moglie del giocatore, preoccupata per i suoi sintomi.

Inoltre, Gómez ha affermato che il medicinale era stato acquistato nove mesi prima per un problema di salute simile del figlio e che era rimasto in casa. Ha allegato anche una foto della boccetta come prova. Nonostante ciò, il giocatore è stato squalificato per due anni. Secondo Relevo, ciò è avvenuto perché Gómez non ha assunto la sostanza vietata attraverso un alimento o una bevanda, ma tramite un medicinale che nessun atleta può assumere senza il parere di un esperto del settore. Nonostante l’ignoranza, il giocatore ha dimostrato una chiara mancanza di precauzioni, che sono normalmente richieste a un atleta professionista.

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