Switzerland. Canton Ticino. Locarno Airport LSZL. The Rega base’s official name is Locarno LSMO AFB (Rega 6). After each return at the base, the tank from the Rega Agusta A109 SP Grand "Da Vinci" helicopter has to be filled up in oder to be fully operational for the next rescue operation. The paramedic Paolo Menghetti (R) is taking care of it while Massimo Gaggetta (L), a helicopter rescue specialist for canyoning emergencies, is sorting out his equipment used on the least rescue mission. All Rega helicopters carry a crew of three: a pilot, an emergency physician, and a paramedic who is also trained to assist the pilot for radio communication, navigation, terrain/object avoidance, and winch operations. The name Rega was created by combining letters from the name "Swiss Air Rescue Guard" as it was written in German (Schweizerische Rettungsflugwacht), French (Garde Aérienne Suisse de Sauvetage), and Italian (Guardia Aerea Svizzera di Soccorso). Rega is a private, non-profit air rescue service that provides emergency medical assistance in Switzerland. Rega mainly assists with mountain rescues, though it will also operate in other terrains when needed, most notably during life-threatening emergencies. People in distress can call for a helicopter rescue directly (phone number 1414). As a non-profit foundation, Rega does not receive financial assistance from any government. The AgustaWestland AW109 is a lightweight, twin-engine, helicopter built by the Italian manufacturer Leonardo S.p.A. (formerly AgustaWestland, Leonardo-Finmeccanica and Finmeccanica). Leonardo S.p.A is an Italian global high-tech company and one of the key players in aerospace. In close collaboration with the manufacturer, the Da Vinci has been specially designed to cater for Rega's particular requirements as regards carrying out operations in the mountains. It optimally fulfills the high demands made of it in terms of flying characteristics, emergency medical equipment and maintenance. Safety, perf

Tragedia a Brione Verzasca: un uomo di cinquant’anni ha perso la vita oggi in seguito a un incidente sul lavoro. L’uomo stava lavorando su un albero, intento a tagliarlo, quando è stato colpito da una parte della pianta. Successivamente, è precipitato da un’altezza di circa 4 metri. Purtroppo, l’impatto è stato fatale e l’uomo è morto sul colpo.

L’incidente si è verificato su un terreno privato, dove la vittima stava effettuando operazioni di taglio. Si trovava su un rialzo del terreno, utilizzando una motosega. In un determinato momento, l’albero si è abbattuto su di lui, facendolo precipitare nella scarpata sottostante.

Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi, con l’intervento degli operatori del Salva e del Rega. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione, i sanitari hanno dovuto constatare il decesso dell’uomo. Sul luogo dell’incidente sono intervenute la Polizia cantonale e la Polizia intercomunale del Piano, che dovranno ora ricostruire la dinamica dell’incidente mortale dopo aver effettuato i rilievi necessari.

Si tratta di un’ennesima tragedia sul lavoro, che ci ricorda l’importanza di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie durante le operazioni di taglio degli alberi. È fondamentale che i lavoratori siano adeguatamente addestrati e dotati di dispositivi di protezione individuale, al fine di prevenire incidenti di questo genere.

La morte di questo uomo rappresenta un grave lutto per la comunità di Brione Verzasca e i suoi cari. È importante che si faccia chiarezza sulla dinamica dell’incidente e che vengano individuate eventuali responsabilità, al fine di evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro.

Lavorare in sicurezza è un diritto fondamentale di ogni lavoratore e deve essere garantito da parte dei datori di lavoro. È necessario investire nella formazione e nella sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro, al fine di prevenire tragedie come quella di oggi. Solo attraverso un impegno concreto e una maggiore consapevolezza possiamo sperare di evitare incidenti mortali come questo.

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