Battaglia del San Martino: l’importanza della memoria storica

Nell’ottantesimo anniversario della battaglia del San Martino, si è verificato un ennesimo episodio di apologia del nazifascismo da parte dell’associazione estrema destra “Do.Ra. Comunità Militante dei Dodici Raggi”. I militanti si sono recati sulle alture di Duno, luogo in cui nel 1943 si scontrarono partigiani e truppe nazifasciste.

Il consigliere regionale Onorio Rosati ha sollecitato l’intervento del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, denunciando l’azione di deturpamento del monte San Martino da parte dell’associazione Do.Ra. I carabinieri della Compagnia di Luino hanno rimosso uno striscione posato dai militanti e stanno procedendo all’identificazione degli autori.

Anche la Segreteria del Partito Democratico della Provincia di Varese ha espresso la propria indignazione in una lettera inviata alla redazione. Il monte San Martino, simbolo della Resistenza, è stato violato da azioni irrispettose nei confronti della memoria condivisa di tutti noi. La Resistenza ha avuto un ruolo cruciale nella liberazione dell’Italia dalla dittatura nazi-fascista e non possiamo permettere che il suo valore venga messo in discussione.

È inaccettabile che gruppi di estrema destra celebrino ideologie che hanno oppresso e limitato i diritti delle generazioni precedenti. L’apologia del fascismo è reato nel nostro Paese e dobbiamo fare tutto il possibile per impedire tali atti. È necessario applicare le leggi Scelba e Mancino, dare seguito ai procedimenti in corso e trovare un modo per impedire l’accesso alle incursioni di matrice nazi-fascista sul San Martino.

È importante portare avanti azioni concrete contro l’ideologia fascista per evitare un relativismo individualista e la cultura della violenza, soprattutto nelle nuove generazioni. Fermare chi rinnega la storia e cerca di cambiare l’interpretazione dei fatti è fondamentale. Dobbiamo agire per non essere complici di tali azioni.

La memoria storica è un patrimonio di tutti noi, che dà nome a strade, piazze e monumenti. Non dobbiamo dimenticare quanto è successo, affinché non possa mai più ripetersi. La Resistenza ci ha insegnato il valore della libertà e della democrazia, valori che dobbiamo difendere e trasmettere alle future generazioni.

Articolo precedenteMalpensa: il collegamento ferroviario è pronto per l’inaugurazione
Articolo successivoOpportunità di lavoro nel settore energetico-telefonico a Varese

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui