La tragica morte di Giulia Cecchettin continua a suscitare indignazione e rabbia. Non solo per l’orrore dell’omicidio, ma anche per l’inefficienza delle forze dell’ordine nel rispondere alle chiamate di aiuto fatte quella sera. Un unico testimone ha chiamato il 112 per segnalare l’aggressione subita da Giulia, ma nessuna macchina è arrivata sul posto. I carabinieri hanno giustificato l’assenza di pattuglie disponibili, affermando che erano impegnate in altri servizi e che comunque l’auto era già ripartita quando è stata segnalata. La procura di Venezia sta indagando su questa mancanza di intervento da parte delle forze dell’ordine.

Nel frattempo, Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia e principale sospettato dell’omicidio, sarà riconsegnato alle autorità italiane domani, 25 novembre, dopo essere stato arrestato in Germania. Il giovane dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato dal vincolo del legame affettivo e sequestro di persona. In vista degli interrogatori e del processo che si prospetta complicato, Turetta ha ampliato la sua difesa, avvalendosi dell’aiuto di un nuovo avvocato.

Le indagini hanno portato alla luce nuovi elementi che incriminano il 21enne. L’ordinanza di custodia cautelare ha rivelato che il telefono di Giulia risulta spento alle 22:45, quando si trovava al centro commerciale ‘Nave de Vero’ con l’ex fidanzato. L’ultimo dato disponibile del telefono di Turetta è delle 23:29, quando si aggancia alla cella della zona industriale dove la ragazza è stata uccisa. Resta ancora da chiarire cosa sia successo nel parcheggio sotto casa di Giulia, dove un testimone ha chiamato il 112 per segnalare l’aggressione. La procura sta indagando su questa telefonata e su come sia stata gestita dalle forze dell’ordine.

Secondo i carabinieri, c’è stata solo una telefonata collegata all’omicidio di Giulia, arrivata al 112 alle 23:18. Un uomo ha denunciato una lite accesa tra una coppia di giovani, con un’aggressione fisica alla ragazza. Tuttavia, non è stato in grado di fornire il numero di targa dell’auto e ha segnalato che la coppia era già ripartita. Il contenuto della telefonata è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria non appena è stata appresa la notizia della scomparsa di Giulia. Gli altri presunti avvistamenti o telefonate al 112 sono stati smentiti dai carabinieri.

La famiglia di Giulia ha deciso di celebrare i funerali nella Basilica di Santa Giustina a Padova, anche se la data non è ancora stata stabilita. I familiari sperano di dare presto una nuova casa a Giulia, che riposerà accanto alla madre nel cimitero di Saonara. Nel frattempo, la sorella di Giulia, Elena Cecchettin, potrebbe partecipare alla manifestazione di domani a Roma per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, aggiungendo la sua voce alla protesta seguita all’omicidio della ragazza.

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