“Una stanza tutta per sé” è un saggio scritto da Virginia Woolf nel 1929 che parla delle ingiustizie sociali subite dalle donne e che, ancora oggi, è estremamente attuale. Negli ultimi anni, però, questa espressione ha assunto anche un altro significato: un luogo sicuro in cui le vittime di violenza possono raccontare la propria storia in tutta sicurezza alle forze dell’ordine. E da oggi, giovedì 23 novembre, questo spazio è operativo anche presso il Commissariato di Legnano.
La cerimonia di inaugurazione si è tenuta questa mattina alla presenza del questore di Milano, Giuseppe Petronzi, del dirigente della Polizia di Stato di Legnano, Ilenia Romano, e della presidente dell’associazione “Soroptimist International” Club SI di Busto Arsizio Ticino-Olona, Marina Re, che ha allestito concretamente lo spazio. L’iniziativa è stata fortemente voluta dai poliziotti di Legnano, che hanno subito accolto la proposta del Club SI. Le volontarie si sono fatte carico dei costi e hanno arredato la stanza con la strumentazione informatica necessaria per facilitare il lavoro di ascolto degli agenti.
La stanza è un’aula appositamente attrezzata per le audizioni, che saranno effettuate con gli strumenti della fonoregistrazione, secondo la “riforma Cartabia”. Questo luogo è familiare, domestico e confortevole, con l’obiettivo di favorire un approccio meno traumatico con gli investigatori. Qui le vittime di violenza di genere potranno affidarsi alla professionalità dei poliziotti per denunciare maltrattamenti, stalking, violenza e richiedere misure di protezione per sé e per i propri figli.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche rappresentanti di diverse associazioni del terzo settore che operano nel settore, come il Cif e Auser Filo Rosa, oltre all’assessore Monica Berna Nasca. Il procuratore capo della Procura di Busto Arsizio, Carlo Nocerino, ha evidenziato il problema, sottolineando che in un solo anno la procura ha gestito mille procedimenti per violenza sulle donne, episodi che interessano anche la zona di Legnano, oltre che il Varesotto.
“Una stanza tutta per sé” è un progetto che segue le finalità del Protocollo di collaborazione sottoscritto nel 2020 tra il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza e l’Associazione Soroptimist International d’Italia. L’obiettivo è facilitare il percorso di elaborazione degli abusi e dei maltrattamenti subiti dalle vittime di violenza di genere, evitando il più possibile aspetti traumatici legati alla vittimizzazione secondaria. L’ascolto empatico, la disponibilità di uno spazio separato dagli uffici di polizia e la pronta attivazione della rete hanno lo scopo di sostenere le donne nel percorso di consapevolezza e rispetto della propria dignità, incoraggiandole a rivolgersi alle forze dell’ordine in caso di violenza subita e a instaurare un rapporto di fiducia che le sosterrà durante la denuncia.
La “stanza tutta per sé”, anche chiamata “stanza rosa”, favorisce anche le audizioni protette dei minori vittime di violenza, che sono riconosciuti come categorie vulnerabili e richiedono un ascolto “protetto” in presenza di uno psicologo, per tutelare il loro equilibrio psicofisico.
La presenza di questa stanza presso il Commissariato di Legnano rappresenta un passo importante nella lotta contro la violenza di genere e un segnale di sostegno alle vittime che desiderano denunciare e rompere il silenzio. Speriamo che questa iniziativa possa essere replicata in molti altri luoghi, garantendo alle donne un luogo sicuro in cui sentirsi ascoltate e protette.