Un uomo di 27 anni, di origini marocchine, è stato condannato a 8 anni di carcere per un’aggressione terribile avvenuta alla stazione Centrale di Milano. La vittima, una donna di 36 anni, stava andando a prendere un treno quando è stata violentata e picchiata a sangue. L’uomo, irregolare e senza fissa dimora, è stato fermato grazie ai video delle telecamere di sorveglianza. La vicenda ha suscitato grande indignazione e ha portato il ministro dell’interno Matteo Piantedosi a fare il punto sulla sicurezza in città. Secondo la ricostruzione della Procura, la vittima è stata avvicinata e aggredita fuori dalla stazione e successivamente trascinata dentro uno degli ascensori dove è stata nuovamente abusata. La donna ha cercato di attirare l’attenzione e ha tentato di suonare l’allarme, ma è riuscita a scappare e chiedere aiuto. È stata portata in ospedale per le prime medicazioni e successivamente al servizio che aiuta le vittime di violenze. Gli agenti della Polizia ferroviaria hanno rintracciato l’uomo grazie alle immagini delle telecamere e lo hanno fermato la sera stessa. Le riprese hanno confermato le violenze e la vittima ha fornito importanti dettagli nella sua denuncia. L’aggressione è stata definita terribile dal giudice che ha emesso la condanna.

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