Alberto Scerbanenko, figlio del celebre scrittore Giorgio Scerbanenco, ha recentemente donato al fondo Apice dell’università Statale di Milano un’enorme quantità di carte, che pesano oltre 150 chili. Questo gesto non può che suscitare curiosità e interesse anche nei lettori più cinici.

Guardare uno scrittore dal buco della serratura non è ragionevole, ma in questo caso è difficile resistere alla tentazione di ipotizzare le scelte di Alberto Scerbanenko, di valutare il suo vocabolario, di comprendere il ritmo delle sue trame e la scansione dei capitoli. E, naturalmente, di analizzare l’incipit e le ultime, spesso fatali, dieci pagine delle sue opere.

La donazione di queste carte al fondo Apice dell’università Statale di Milano è un gesto di grande valore per gli amanti della letteratura e per gli studiosi del lavoro di Giorgio Scerbanenco. Questo fondo, infatti, è dedicato alla conservazione e alla consultazione di documenti letterari di grande importanza.

Le carte donate da Alberto Scerbanenko rappresentano una vera e propria miniera d’oro per chiunque sia interessato a studiare e approfondire la figura del suo illustre padre. Questi documenti potrebbero rivelare aspetti inediti e sconosciuti della sua vita e del suo lavoro, offrendo nuove chiavi di lettura delle sue opere.

La presenza della lettera “K” e della lettera “C” nel cognome di Alberto Scerbanenko è un dettaglio interessante da notare. Potrebbe essere un segno di distinzione rispetto al cognome del padre, o forse un omaggio a lui e alla sua eredità letteraria. In ogni caso, questo particolare aggiunge un ulteriore fascino alla storia di questa donazione.

Nonostante non sia possibile guardare uno scrittore dal buco della serratura e trarre conclusioni definitive sul suo lavoro, la donazione di Alberto Scerbanenko al fondo Apice dell’università Statale di Milano è un gesto che suscita grande curiosità e interesse. Sono certa che gli studiosi e gli appassionati di letteratura sapranno apprezzare e sfruttare appieno questa preziosa risorsa per approfondire la conoscenza di Giorgio Scerbanenco e del suo straordinario contributo alla letteratura italiana.

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