Torna l’appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l’associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.

Oggi La Varese Nascosta torna a raccontarci una misteriosa leggenda, quella di Biandronno e la Signora della peste.

Il lunedì era giorno di mercato a Varese e sulla piazza di Biandronno i carrettieri stavano organizzando una carovana. Mancava ancora qualcuno e i presenti parlottavano tra loro, quando all’improvviso udirono dei lamenti provenire da un lato della piazza.

Nell’angolo più buio, scorsero una vecchia lacera e sporca, tutta raggomitolata su se stessa. “State male, buona donna?” le chiesero.

La vecchia smise di lamentarsi, si raddrizzò tutta e invece di rispondere chiese “Dove state andando?”. “A Varese, al mercato.” “Anch’io devo andarci. Vi prego, fatemi spazio su uno dei vostri carri.”

La paura di far posto a una fattucchiera era grande, ma come si poteva negare aiuto a una povera vecchia? Alla fine, Tonino, che era di gran cuore, si offrì di farla salire sul suo carro, che era meno carico degli altri. Quando si avvicinò per aiutarla a salire, la vecchia lanciò un urlo e gridò “Nessuno mi tocchi, salirò da sola!” “Ma il mio carro è alto…” disse Tonino. “Ci riuscirò – gli rispose la vecchia – ma nessuno mi tocchi o sarà tanto peggio per lui e per tutti voi.” Con grande pena, riuscì a salire sul carro e si accovacciò in un angolo, senza mai più mormorare una parola.

Arrivarono i ritardari e la carovana si mise in moto, in silenzio. Nessuno parlava. Nessuno quella mattina aveva paura che i carri potevano essere assaliti dai briganti, perché sentivano che la vecchia sul carro di Tonino aveva il potere di tenerli lontani. Quando scorsero le prime case di Varese tirarono tutti un sospiro di sollievo.

Giunti al punto dove erano soliti fermarsi, si avvicinarono al carro di Tonino e chiesero alla vecchia se dovevano aiutarla a scendere. “Nessuno mi tocchi!” rispose lei e faticosamente scese a terra. Si raddrizzò e sempre facendo cenno che non le si avvicinassero, guardò in faccia tutti, ad uno ad uno e disse loro: “Vi ringrazio buona gente. Io non posso darvi nulla che non vi faccia del male, ma più dei miei ringraziamenti varranno quelli dei vostri compaesani e la loro gioia, quando sapranno tutto il male che avete risparmiato a loro e a voi stessi.” Poi, allargando le braccia per farsi strada, zoppicando, sparì in un portone, lì vicino.

Qualche giorno dopo arrivò la notizia che a Varese era scoppiata la peste. Nessuno seppe mai da chi fu portata, tranne i carrettieri di Biandronno. Tutti i paesi del lago furono contagiati. Solo a Biandronno non ci fu neppure un contagio. Nemmeno quando anni dopo la peste tornò ad infierire.

(da La Varese Nascosta)

La leggenda di Biandronno e la Signora della peste è una storia avvolta nel mistero. La vicenda si svolge a Varese, durante un giorno di mercato. I carrettieri di Biandronno stavano organizzando una carovana, ma mancava ancora qualcuno. Improvvisamente, dalla piazza, giunsero dei lamenti provenienti da un angolo buio. I presenti si avvicinarono e trovarono una vecchia lacera e sporca. Chiesero se stesse male e la vecchia, invece di rispondere, chiese loro dove stavano andando. Quando le dissero che si dirigevano a Varese per il mercato, la vecchia chiese di farle spazio su uno dei carri. Nonostante la paura di trattare con una fattucchiera, Tonino, che era di buon cuore, si offrì di farla salire sul suo carro. Tuttavia, quando si avvicinò per aiutarla, la vecchia lanciò un urlo e disse che sarebbe salita da sola. Con grande difficoltà, riuscì a salire sul carro e si accovacciò in un angolo senza dire una parola. La carovana si mise in moto e tutti si resero conto che nessuno temeva l’assalto dei briganti poiché la vecchia sul carro di Tonino aveva il potere di tenerli lontani. Quando arrivarono a Varese, tirarono un sospiro di sollievo. Al momento di scendere, la vecchia chiese di non essere toccata e scese a terra con fatica. Ringraziò tutti e disse che non poteva dar loro nulla che non facesse loro del male, ma che i ringraziamenti dei compaesani varrebbero di più quando sapessero tutto il male che avevano evitato. Poi, allargando le braccia, zoppicando, sparì in un portone vicino. Pochi giorni dopo, si scoprì che a Varese era scoppiata la peste. Nessuno sapeva come fosse arrivata, tranne i carrettieri di Biandronno. Tutti i paesi intorno al lago furono contagiati, tranne Biandronno. Neanche quando la peste tornò anni dopo, il paese fu colpito. La leggenda narra che la vecchia fosse la Signora della peste, che aveva portato la malattia a Varese, ma era stata fermata dai carrettieri di Biandronno. Ancora oggi, la storia viene tramandata come un esempio di coraggio e solidarietà.

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