La magistrata Letizia Mannella, a capo del pool antiviolenza della procura di Milano, ha sottolineato l’importanza del “codice rosso” come una vera rivoluzione nel contrasto alla violenza di genere. Grazie a questo strumento, le forze di polizia possono avvisare direttamente il magistrato in caso di stalking o molestie, evitando che le denunce finiscano nel dimenticatoio. Questo cambiamento ha permesso di far emergere situazioni di violenza che prima rimanevano sommerse. I dati milanesi mostrano un aumento delle denunce per violenza sessuale, che nel solo primo semestre dell’anno hanno superato le 1000, raddoppiando rispetto al 2019. Nonostante ciò, la magistrata sottolinea che si tratta di un’urgenza e non di un’emergenza, poiché la violenza di genere non è una novità. Dopo la denuncia, è fondamentale che la società entri in gioco per proteggere le vittime, garantendo loro l’indipendenza economica attraverso il lavoro. Mannella ha anche menzionato lo smartwatch antiviolenza, sviluppato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e Vodafone, che ha salvato una donna da un ex fidanzato stalker. La magistrata ha anche espresso preoccupazione per la violenza sui bambini e la dilagante pedopornografia. Durante un seminario sulla violenza di genere, è stato presentato un Nucleo d’ascolto interno per il benessere delle dipendenti. Infine, la magistrata ha lanciato un monito, già espresso in passato, sottolineando l’importanza di evitare il momento del chiarimento finale nelle situazioni di violenza, poiché non c’è più niente da dire. Cambiare la cultura richiederà anni, ma l’importante è essere vive oggi e imparare a dire “No”.